Il manager musicale mantovano svela i segreti di Sanremo
Pietro Camonchia racconta il festival. Tra i suoi clienti Paola e Chiara, Durdust e Levante
Nel palco di ogni concerto musicale, da un lato splende il talento, mentre dall’altro ci sono coloro per cui mettere in luce quel talento è una vera e propria missione. Pietro Camonchia è uno di quelli che affronta senza stupore la presenza di una star famosa, perché è proprio lui a procurare a numerosi artisti musicali la fama e la popolarità.
Pietro nasce a Mantova, e già dagli ultimi anni del liceo scientifico Belfiore comincia a organizzare i primi concerti musicali nel cuore della città. A Bologna, dove si trasferisce per proseguire i suoi studi, Pietro diventa il manager di una band di Torino che suona musica metal: i Linea 77. È proprio quel periodo a segnare l’inizio di un suo avvincente percorso nel ruolo di manager musicale, che negli anni 2000 lo porta a diventare il co-fondatore di Metatron Group, un’importante azienda italiana specializzata nella promozione degli artisti.
Promozione a 360 gradi
«La nostra agenzia si occupa di tutto ciò che orbita attorno al pianeta “Musica” – spiega Pietro – abbiamo diversi dipartimenti, tra cui management, press, marketing e multimedia, ma tutti sono uniti dallo stesso obiettivo: incrementare la notorietà degli artisti. La missione di un manager musicale è seguire il proprio assistito in ogni aspetto: dalle esigenze quotidiane alla produzione dei brani, interviste e tutto ciò che riguarda la comunicazione digitale. Nel corso degli anni, abbiamo collaborato con diversi artisti come Levante, Dardust, Paola & Chiara, Olly, Margherita Vicario e abbiamo lavorato con numerosi marchi, tra cui Red Bull, Telecom, Fiat e tanti altri».
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Il Festival di Sanremo
Nella carriera di Camonchia, non mancano le esperienze di partecipazione al festival di Sanremo. Solo nel 2023, ben tre dei suoi artisti si sono esibiti sul palco del festival.
Nel 2024, invece, due sue cantanti, Paola e Chiara, diventeranno addirittura le conduttrici di Sanremo. «Negli ultimi anni, il Festival di Sanremo ha assunto un’importanza enorme nell’ambito della comunicazione – commenta il manager musicale – ancora 10 anni fa Sanremo non aveva un impatto così significativo sulle vendite della produzione discografica. Oggi, otteniamo risultati incredibili anche grazie alle piattaforme di streaming, con le quali il festival interagisce molto. Tante cose sono cambiate anche in termini di fruizione».
Il brano spartiacque
«C’è stato un brano che, secondo me, ha trasformato completamente la percezione del festival: è la canzone “Soldi” di Mahmood, scritta, tra l’altro, in collaborazione con uno dei nostri artisti. Ha cambiato tutto quello che poteva essere una generazione nuova che si affacciava al mondo della musica ed è riuscito ad instaurare un dialogo estremamente efficace con il pubblico giovane».