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Gli aranceri Ariete festeggiano 50 anni «L’unica battaglia fuori da Ivrea»

Gli aranceri Ariete festeggiano 50 anni «L’unica battaglia fuori da Ivrea»

foto da Quotidiani locali

Albiano

Sono un centinaio e resistono dal 1974, unica squadra di aranceri - e unica battaglia delle arance - fuori dal Carnevale di Ivrea: gli Ariete di Albiano hanno festeggiato sabato con una cena andata sold out in anticipo rispetto ai piani i loro primi 50 anni. «Siamo orgogliosi di essere ancora qui - racconta il presidente Jari Tezzon, che 15 anni fa ha preso in mano la squadra, giovanissimo, insieme a un gruppo di amici -. Adesso siamo a un centinaio di iscritti, per Carnevale arriviamo anche a circa 130».

Gli Ariete devono nome e simbolo alla testa imbalsamata di un ariete che era appesa nel bar in cui si ritrovavano allora i fondatori. «Siamo nati come molte squadre di aranceri a Ivrea, in quegli anni - racconta Tezzon -. I fondatori Sergio Debernardi e Walter Barbero hanno preso l’iniziativa e da allora i ragazzi di Albiano hanno avuto la possibilità di rimanere in paese a fare la battaglia, nella piazza della chiesa». Certo, c’è chi migra a Ivrea per qualche anno ma, racconta Tezzon «poi si torna». Ci si torna a battere contro i quattro carri da getto(Le guardie del castello, I giullari del re, Cavalieri di piazza Assone, Coscritti 2005): «È una versione piccola del Carnevale, ma familiare. Siamo tutti amici».

Il segreto per andare avanti? Coltivare l’amore per il Carnevale fin da piccoli: «Abbiamo fatto un ottimo lavoro con le scuole - spiega Tezzon - La sera del Giovedì grasso c’è la festa per i bimbi con il lancio delle arance di spugna, musica, il rinfresco. Così c’è un folto gruppo di bimbi che si appassionano e anche la domenica della battaglia, all’inizio della piazza, c’è una zona di tiro dedicata a loro: lancia anche mio figlio piccolo che ha 5 anni».

Nel direttivo sono 10: «Dopo l’anniversario dei 35 anni, la vecchia guardia voleva lasciare - spiega Tezzon -. Io, Andrea Tosi e i nostri amici avevamo 20 anni e abbiamo detto: continuiamo noi. Non è stato facile, eravamo giovani, inesperti, c’era poca fiducia. Poi nel 2015 siamo arrivati a 150 iscritti e ora ai 50 anni: è una bella soddisfazione, ci abbiamo messo impegno e passione». Organizzando attività anche fuori dal Carnevale, aprendo la sede che è diventata un punto di ritrovo. «Tutti i mercoledì, da novembre a Carnevale siamo aperti - spiega Tezzon - . Ci piace trovarci faccia a faccia, non sui social, e siamo aperti a tutti e tutte: ci sono famiglie che vengono coi bambini e tante arancere che nel direttivo sono una presenza fondamentale».

Oltre alla toppa dei 50 anni, alla stampa e al foulard, per festeggiare il mezzo secolo domenica 4 durante il pomeriggio dell’Alzata degli Abbà sarà inaugurata la mostra fotografica sugli Ariete allestita dalla Compagnia dei Generali alla chiesa di S. Marta. E il giovedì grasso dei bimbi (ore 20, piazza del Comune) ogni bambino potrà portare un disegno sugli Ariete e il carnevale: sarà premiato il migliore.

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