World News in Italian

Elserino Piol, papà italiano del web che da piccolo sognava di volare

Elserino Piol, papà italiano del web che da piccolo 


sognava di volare

foto da Quotidiani locali

Da giovane avrebbe voluto diventare un pilota di aerei, ma un incidente dirottò la sua vita verso un’altra strada: quella che lo portò ad essere riconosciuto come il padre dello sviluppo di Internet in Italia. Il 17 aprile del 2023, all’età di 91 anni, moriva Elserino Piol, grande dirigente d’azienda ma soprattutto uno dei primi e più importanti imprenditori italiani nel settore delle telecomunicazioni.

Piol era nato a Limana nel 1931, paese che nel 2000 gli ha consegnato la cittadinanza honoris causa dopo che nel 1999 aveva già ottenuto il riconoscimento di “Bellunese illustre”. Nonostante vivesse a Milano, infatti, Piol tornava spesso nella terra dei suoi nonni e in particolare a Valmorel, dove i genitori lo avevano mandato a vivere negli anni della guerra. Di lui si è parlato molto dal punto di vista professionale proprio per la sua capacità di immaginare il futuro e di vedere per primo opportunità per altri inimmaginabili, ma meno del suo vissuto.

«Dopo la sua nascita», racconta il figlio maggiore, Alessandro, «la famiglia è rimasta a Limana per poco più di un anno prima di trasferirsi a Milano, ma durante la guerra i genitori hanno preferito mandarlo a Valmorel con i nonni, dove la situazione poteva essere più tranquilla».

Fu in quegli anni che sviluppò la passione per la montagna e per le camminate, uno dei pochi svaghi che si concedeva, sia nel Bellunese che in diverse altre località montane, anche se da ragazzino il panorama delle vette della Valbelluna gli era sembrato «un po’ troppo chiuso», come raccontava lui stesso.

A Limana, dunque, Elserino Piol ha anche frequentato qualche anno di scuola prima di tornare a Milano per proseguire gli studi. Si è sempre detto che avesse scelto il diploma di perito industriale elettronico, ma in realtà non è così: «Era perito aeronautico», ricorda ancora il figlio Alessandro, «e quella del pilota di aerei era la carriera che avrebbe voluto intraprendere, ma a causa di un incidente perse tre dita della mano sinistra e per lui non fu possibile proseguire oltre».

Dopo il diploma iniziò a frequentare l’università, ma durò pochissimo perché nel 1952 arrivò l’offerta di lavoro alla Olivetti, l’azienda che lo vide arrivare alla carica di vicepresidente e che cambiò la sua vita e le sue prospettive professionali, proiettandolo nel mondo dell’informatica prima e delle telecomunicazioni poi.

«E pensare che quello all’Olivetti doveva essere un lavoro temporaneo», osserva Alessandro. «Nello stesso periodo stava lavorando con mio nonno, che a quei tempi aveva una piccola azienda di trasporti. Si occupavano soprattutto di trasportare i materiali che servivano a ricostruire le strade nel dopoguerra, in particolare nella zona dell’entroterra ligure. Un’estate mio padre lavorò per qualche mese nella zona della Liguria di ponente e ha stretto delle amicizie. Tra le persone che conobbe c’era mio zio, cioè il fratello di mia madre e fu lui a presentarli. Poco dopo essersi conosciuti si sono innamorati e hanno deciso di sposarsi».

Dal matrimonio sono nati due figli, Alessandro e Andrea. «Mio padre non ha mai cercato di influenzare le nostre scelte professionali, ma siamo cresciuti in quel mondo, parlando di computer, e alla fine anche noi ci siamo occupati di informatica, anche se io poi ho scelto il ramo investimenti».

Oltre all’esperienza in Olivetti, è stata l’America ad aver mostrato a Piol l’enorme potenziale di Internet anche grazie all’incontro con personaggi del calibro di Steve Jobs: «Nel 1964 frequentò per un anno un corso di business ad Harvard e dieci anni dopo fu mandato a lavorare a New York per qualche anno. Viaggiava molto per lavoro ma in quella occasione si trattava di restare via a lungo e decise di trasferire tutta la famiglia». Ma com’era Piol nel poco tempo libero?

«Non era un appassionato di sport, seguiva con interesse solo la Formula 1. Gli piaceva molto leggere, soprattutto testi specializzati. Quando tornavo dagli Stati Uniti gli portavo sempre una valigia piena di libri in inglese e nel giro di due mesi li aveva letti tutti».

Il primo febbraio, alle 17 a Palazzo Fulcis, ci sarà un doppio appuntamento dedicato ad Elserino Piol: la nascita ufficiale della Fondazione a lui dedicata e voluta dalla famiglia e la presentazione della riedizione del suo libro intitolato “Il sogno di un’impresa”.

Читайте на 123ru.net