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Panatta consacra Jannik: «Ormai è più forte di Djokovic»

Panatta consacra Jannik: «Ormai è più forte di Djokovic»

foto da Quotidiani locali

«Jannik Sinner ormai è più forte di Novak Djokovic». Parole e musica di Adriano Panatta, che fino a domenica 28 gennaio era l’unico italiano ad aver vinto un torneo del Grande Slam nell’era Open: era il 1976, quando al Roland Garros di Parigi sconfisse Solomon in quattro set.

Con la vittoria degli Australian Open, Sinner ha anche superato Panatta per numero di tornei di singolare maschile vinti: 11 per il nativo di San Candido, 10 per il tennista romano. Che ha solo parole al miele per l’altoatesino: «Sinner è un grande campione. Ora non so se raggiungerà mai i 24 titoli Slam di Djokovic ma ne vincerà tanti, resterà nella storia del tennis».

Le sue qualità migliori?

«Ed è un grande prodotto di esportazione per il nostro Paese, è un bravo ragazzo, intelligente, modesto, sereno».

Una vittoria sofferta, affatto scontata dopo che Sinner si era trovato sotto per due set a zero, con Medvedev capace di infliggergli un doppio 6-3 ed apparentemente in controllo totale del match. Che ne pensa?

«Il russo è andato contro la sua natura. Si è messo a giocare anticipando, non dando tempo, ha aggredito Sinner. Che quando deve giocare un po’ d’istinto diventa meno forte. Ma io ero convinto che avesse molte chance per tornare e vincere il match, perchè non credevo che Medvedev potesse continuare così, e si è visto».

In che senso?

«La velocità si è abbassata, Sinner ha avuto più tempo anche per tornare in palla».

La svolta arriva nel terzo set, dove il ventiduenne altoatesino ritrova fiducia e colpi vincenti a ripetizione. E Medvedev cala alla distanza, complice anche il terzo match consecutivo terminato al quinto set. Come è cambiato il match?

«Sinner non si è lasciato scappare l’occasione. Ha scritto la storia, in un match dall’inizio complicato. Quando l’ho visto entrare in campo ho detto: “non ha la stessa faccia di quella con Djokovic”.Era quasi di cattivo umore. Poi quando prende quel ritmo lì è impressionante, e lo abbiamo visto tutti».

E il punto decisivo?

«Al primo match point nel suo primo Slam ha piazzato un bolide lungolinea imprendibile. Bravissimo».

In singolare, oltre al già citato successo di Panatta del 1976, c’erano riuscite Francesca Schiavone nel 2010 (sempre a Parigi) e Flavia Pennetta agli Us Open nel 2015. Una curiosità: sia la Schiavone che la Pennetta sono state ospiti all’Adriano Panatta Racquet Club di Treviso lo scorso ottobre. Pensa di invitare anche Sinner nel suo club?

«Non penso che abbia molto tempo, specie dopo una vittoria importante come quella di uno slam. Ma sarebbe un grandissimo piacere ed onore averlo come ospite».

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