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E’ morta Sandra Milo, diva ironica, versatile e anticonformista. Quando disse: “Meloni geniale”

Sandra Milo

Sandra Milo è morta. L’attrice aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Sandrocchia, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano. […]

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Sandra Milo

Sandra Milo è morta. L’attrice aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia. Sandrocchia, come l’aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.

Addio a Sandra Milo, per tutti Sandrocchia

“Sono nata in un tempo in cui il cinema era qualcosa di speciale, faceva sognare. Allora il cinema era il più bello del mondo e dava lezioni a tutti». Così disse in un’intervista. Sincera, brillante, divertente, inconfondibile anche per quella sua voce così  acuta e particolare. Sandra Milo si sposò giovanissima a soli 15 anni, con il Marchese Cesare Rodighiero. Il matrimonio durò un paio di mesi. Giovanissima decise di intraprendere la via del cinema. Lo fece nel 1953 nella pellicola di Giorgio Bianchi Via Padova, 46 accanto a Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Giulietta Masina, Memmo Carotenuto, Massimo Dapporto, Ernesto Almirante, Vittorio Duse, Lamberto Maggiorani e Virna Lisi. Attrice prediletta da Federico Fellini, ma anche conduttrice televisiva.

Sandra Milo si spegne a 90 anni. Verve e spirito indomiti

Una lunghissima carriera con i grandi registi, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci Federico Fellini; da Luigi Zampa a Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari. Poi Pupi Avati, Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, gli amori, i figli e la tv. Da Alberto Sordi. Quasi settant’anni di cinema senza mai fermarsi, senza mai arrendersi. Battagliera sempre. Come quando solo tre anni fa si era andata a incatenare davanti a Palazzo Chigi per i lavoratori dello spettacolo in difficoltà. Finché il premier Conte l’aveva ricevuta.

L’incontro con Fellini

Nel 1959 venne scelta da Roberto Rossellini per il ruolo della prostituta ne Il generale Della Rovere. Segurono due pellicole di grande successo: Adua e le compagne e Fantasmi a Roma, entrambi diretti da Antonio Pietrangeli. Ma la svolto alla sua carriera avvenne con Fellini. Il grande regista la diresse in8 e ½ Giulietta degli spiriti. Per entrambi i film  vinse il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. Il loro rapporto non fu solo professionale ma anche sentimentale. Con la consueta spontaneità, senza infingimenti, Sandra Milo in varie interviste nel corso del tempo raccontò al Giornale la vicenda: “Mi sono innamorata subito di Fellini come regista e come uomo, lui no. S’innamorò solo dopo anni. L’ho amato disperatamente per diciassette anni. Poi l’ho lasciato. Restavamo amanti anche se io mi sposavo con altri uomini e facevo figli”.

“Meloni brava e bella, un piacere ascoltarla”

Sandra Milo brillava per schiettezza. Come quando nell’ottobre 2022 applaudì senza mezzi termini la vittoria di FdI e della sua leader. In un colloquio con l’Adnkronos fu incontenibile: “Sono contenta della vittoria della Meloni, lei è brava e bella, è un piacere ascoltarla. Sono preoccupata perché lei si trova a governare in un momento difficilissimo, dovrebbe essere un genio per risolverli”. E lo ripetè a “Un giorno da pecora”: “Meloni geniale”.

Minoli: “Grandissima, totalmente anticonformista”

Sempre col sorriso. “Una grandissima, sia come persona che come attrice. Sandra era una donna unica, vera, sincera e totalmente anticonformista: diceva quello che pensava e faceva quello che voleva. E quando ha scoperto il suo ruolo a ‘Mixer’ l’ha interpretato nel modo migliore”. Così Giovanni Minoli ricorda con l’Adnkronos l’attrice scomparsa, con cui aveva collaborato all’epoca di ‘Mixer’ su Rai2. Anche in tv aveva trovato la sua dimensione.

Minoli: “era tutt’altro che svampita”

“Già prima, con ‘Piccoli fans’ fece un programma che oggi copiano tutti”, dice Minoli ricordando il programma tv, che Milo condusse dal 1984 al 1989. Prevedeva l’esibizione canora di alcuni bambini che interpretavano canzoni dei loro beniamini. Il format ebbe seguito. Il conduttore sfata anche un’altra ‘leggenda’: “Di svampito non aveva niente, aveva inventato un personaggio ma era una donna di un’intelligenza, di una concretezza e di una visione molto attenta”.

Quella telefonata drammatica in tv

Di lei, tra le altre cose, rimane negli annali della tv una delle telefonate più famose della storia della televisione. Nel 1990, durante una puntata della trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa”, Sandra Milo ricevette una telefonata da una spettatrice che le disse: «Sandra, ma che ci fai lì? Ma non sai che tuo figlio Ciro è stato ricoverato gravissimo al San Giovanni? Ha avuto un incidente». «È grave, chi? Ciro? Ciro, Ciro…». L’urlo in lacrime dell’attrice che lasciò subito lo studio cercando informazioni sul figlio. rimasero a lungo nell’immaginario. Fu uno scherzo di cattivo gusto: ma la reazione di Sandra Milo diventò un tormentone.

“Ho cercato di fare del mio meglio”

Nel 2021 ha ricevuto il David di Donatello alla carriera. Disse in quell’occasione con la consueta autoironia: «Per la religione sono una peccatrice, per la legge una persona condannabile», aggiunto al Corriere. «Ma mi vedo in paradiso, perché ho cercato di fare del mio meglio».

La ricorda, nell’immediatezza della triste notizia anche Pierluigi Diaco, con il cui programma aveva collaborato negli ultimi tempi. “Sandra è stata un’amica sincera e una compagna di viaggio preziosa. La ringrazio per avermi insegnato che qualsiasi momento negativo, perfino il più doloroso, poteva essere affrontato con sorriso e altruismo. Per il gruppo di lavoro di ‘Io e te’ e ‘Io e te di notte’ è stata fonte inesauribile di entusiasmo e idee: sempre pronta a mettersi in gioco con umiltà e spirito di squadra. Sono contento che abbia ricevuto nel 2021 il premio che meritava, quel David di Donatello alla carriera che l’ha consacrata per ciò che era: una grande artista”. Le parole del conduttore che dedicherà la puntata di oggi di BellaMa’  interamente a lei. “Con la riproposizione della sua ultima conduzione tv, avvenuta da noi lo scorso anno”.

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