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Il 5 per mille alle onlus mantovane:  Casa del Sole la più gettonata

Con oltre 374mila euro di erogazioni, la Casa del Sole di Curtatone si conferma l’ente mantovano preferito quando si tratta di decidere a chi destinare il 5 per mille del proprio Irpef.

A raccontarlo sono gli elenchi nazionali dei destinatari del contributo per l’anno finanziario 2022 pubblicati dall’agenzia delle entrate: nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2023 e riferite ai dodici mesi precedenti, la onlus che da 57 anni si occupa di bambini con disabilità è stata scelta da 10.658 contribuenti.

Le erogazioni

Dopo la Casa del Sole, al secondo posto con 103.661 euro di erogazioni tra le realtà mantovane troviamo l’associazione Pro Rett Ricerca di Sermide Felonica che sostiene e finanzia la ricerca scientifica nazionale e internazionale sulla sindrome di Rett, prima causa al mondo di grave disabilità intellettuale femminile.

Seguono le società cooperative sociali La Quercia di Roverbella, con 74.792 euro, e Il Ponte di Sermide-Felonica con 74.610 euro: la prima gestisce servizi socio-sanitari a favore di persone disabili adulte oltre che servizi rivolti a minori in difficoltà; la seconda offre servizi educativi e assistenziali per persone disabili, ma aiuta anche altre tipologie di fragilità.

Con quasi 55mila euro in erogazioni ecco poi la cooperativa Bucaneve che a Castel Goffredo si occupa di disabilità e persone fragili, seguita dall’Istituto oncologico mantovano con 45.709 euro. Al settimo e ottavo posto troviamo poi due associazioni che in città si occupano di animali: il Rifugio del cane abbandonato e Gattorandagio, che riceveranno la stessa cifra di 43.684 euro.

Tra le top 20 a seguire c’è l’associazione Bambino emopatico e oncologico che è stata scelta da 1.118 contribuenti per un totale di 35.668 euro; quindi la cooperativa sociale di Suzzara Simpatria che riceve più di 32mila euro; la Croce Verde di Viadana che con 806 sottoscrizioni avrà un contributo di 25.132 euro; Gli Sherpa, la onlus di Curtatone che eroga gratuitamente cure palliative domiciliari a malati oncologici o affetti da patologie cronico-degenerative in fase terminale, con 24.840 euro; la Banca del cordone ombelicale e c’è anche la fondazione Senza Frontiere che promuove molti progetti di aiuto umanitario in varie parti del mondo.

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L’associazione

«Siamo davvero contenti che oltre diecimila contribuenti abbiano scelto di destinare il loro 5 per mille alla nostra onlus, si tratta della voce maggiore dei contributi che riceviamo e per noi è fondamentale, sperando di riuscire ad accogliere sempre più bambini e soddisfare quanto più possiamo le tante richieste che ci arrivano».

Quando chiediamo al presidente dell’associazione Casa del Sole onlus Emanuele Torelli quali progetti verranno realizzati con i 374.372 euro che i contribuenti hanno scelto di donare alla struttura di Curtatone che dal 1966 si prende cura dei bambini e ragazzi con disabilità, ci risponde che serviranno anche per «continuare l’attività ordinaria, gestire le spese correnti e continuare a garantire servizi educativi e terapeutici gratuiti per i nostri bambini» visto che la Casa del Sole «non chiede nulla alle famiglie, nè tariffe nè contributi, neppure per i pasti che rientrano nell’organizzazione scolastica a tempo pieno: fu una scelta della nostra fondatrice Vittorina Gementi che ha sempre voluto che le famiglie fossero alleggerite almeno di questo. E noi proseguiamo sulla sua strada».

Al momento frequentano la Casa del Sole 155 bambini di cui ventisei da fuori provincia (abitano a Brescia, Verona, Cremona, Modena e Reggio Emilia): «Erano 143 nell’agosto scorso e a settembre - racconta il presidente - siamo riusciti a inserirne dodici in più aumentando il personale, in quanto per ogni gruppo classe, composto da quattro o cinque bimbi, devono essere presenti due educatori. E abbiamo anche necessariamente potenziato i servizi».

Il sogno di Torelli è «soddisfare le tante richieste che ci arrivano e continuano ad aumentare: pensi che ci sono 90 famiglie in lista d’attesa e che solo a settembre erano in 60. Spero di riuscire ad accogliere più bimbi con il prossimo anno scolastico, il fatto è che avremo bisogno anche di spazi in più».

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Il 5 per mille

Il 5 per mille è una quota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), che ogni contribuente può scegliere di destinare agli enti non profit e alle amministrazioni pubbliche iscritti nelle apposite liste di beneficiari. Liste così suddivise: volontariato e onlus; ricerca scientifica e universitaria; ricerca sanitaria; associazioni sportive dilettantistiche; attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; attività sociali svolte dal comune di residenza; enti gestori delle aree protette.

In media il 5 per mille di un contribuente vale 30 euro che vengono destinati ad attività sociali o ambientali specifiche. Il fatto è che solo sei contribuenti su dieci assegnano il 5 per mille: basta una firma in calce alla propria dichiarazione e se manca questa quota di imposte rimane allo Stato. Si tratta di un’enorme risorsa per le attività del terzo settore, per ricerca scientifica, inclusione sociale e infine protezione e salvaguardia dell’ambiente e degli animali.

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