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Carnevale Ivrea, in seimila in città per l’esordio del Generale Bossino

Carnevale Ivrea, in seimila in città per l’esordio del Generale Bossino

foto da Quotidiani locali

IVREA. Poco dopo le 13 di ieri, domenica 28 gennaio, i pentoloni di polenta e merluzzo cucinati dal comitato della Croazia erano già vuoti. Parliamo di 15 kg di farina di polenta e 150 porzioni di merluzzo. I fagioli grassi proposti dall’associazione delle fagiolate dello Storico carnevale erano andati a ruba. Per la cronaca, i 30 kg distribuiti in piazza Ottinetti erano stati cucinati dalla fagiolata di Bellavista (appuntamento fisso della Terzultima domenica di Carnevale insieme a quella di San Giovanni). Finiti anche i semolini dolci (squisiti) della Pro loco di Colleretto Giacosa e tutte le leccornie delle altre cinque Pro loco (Azeglio con coregone e patatine, Fiorano con la salsiccia, Parella con la panna cotta, San Bernardo con gli agnolotti al sugo, Scarmagno con la bagna cauda e verdure). Finito anche il vino, rigorosamente del territorio, dei Giovani vignaioli. Insomma, in piazza Ottinetti, l’esordio de I sapori del Carnevale voluto dalla Fondazione nell’ambito di un più ampio progetto di valorizzazione di cibi locali a km zero e di qualità, è stato da tutto esaurito. Complice certamente la bella giornata, la gente ha risposto e nel pomeriggio si è arrivati a contare seimila presenze. «Le persone hanno partecipato - dice Davide Borla, della Fondazione – e i Sapori del carnevale è un punto di partenza per il prossimo anno. L’evento in piazza Ottinetti ha aiutato a legare le due parti della giornata. Abbiamo visto molta gente sia la mattina, alla Prise du drapeu, che al pomeriggio, alle Alzate». Una partecipazione così massiccia fino alla fine delle cerimonie della giornata, tanto che la Generala e la chiusura della terzultima domenica con la canzone del Carnevale è stata fatta in piazza di Città, all’aperto e non nell’androne del municipio. E questo proprio per coltivare il clima di voglia di condivisione che si era creato. Per i cultori della festa, un piccolo cambio rispetto al canovaccio del programma che va nella direzione di quelle modifiche che, succedendosi via via, finiscono per creare nuovi momenti all’interno della festa sempre più partecipati.

La terzultima domenica di Carnevale, comunque, è quella dell’esordio del Generale in divisa. E Alberto Bossino ha ricevuto solo applausi e apprezzamenti. Per lui, la giornata era cominciata all’alba, con il momento della vestizione condiviso con gli amici, per proseguire al battesimo dei nuovi dello Stato maggiore. Stato maggiore che, quest’anno, è composto da 34 persone. Di questi, cinque sono ufficiali di prima nomina. Lo Stato maggiore è poi stato ammiratissimo in piazza, alla Prise du drapeu.

Il Generale Bossino, dopo essere stato alle fagiolate di Bellavista e San Giovanni, è andato dal notaio Pierluigi Cignetti, gran cancelliere del Carnevale di Ivrea, colui che si occupa della conservazione dei libri dei verbali (sono sei, il primo ha data 1808) e verifica che le cerimonie siano riportate in modo corretto e aderente alla realtà. Per Cignetti, decano dei notai eporediesi, questo è il penultimo anno di incarico. Nel suo studio, Cignetti ha formulato un augurio di buon lavoro alla Fondazione e al nuovo assetto organizzativo allineato, per la prima volta, al mandato del sindaco e che quindi durerà cinque anni. «La Fondazione – ha sottolineato Cignetti – dovrà intraprendere azioni di sviluppo pianificate in un contesto territoriale più ampio perseguendo in primis l’obiettivo della sostenibilità, anche finanziaria». Cignetti ha parlato anche di sé: «Devo ammettere che sono ormai trascorsi 17 anni da quando sono qui, ma continuo ad essere affascinato della partecipazione popolare a questa manifestazione».

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