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Milleproroghe, le novità: medici al lavoro fino a 72 anni, più contratti precari senza causali, taser per tutti i Comuni, niente multe ai no vax

Rinviate ancora le multe ai no vax, riaperte le sanatorie sulle cartelle esattoriali, prorogato il discusso scudo erariale per gli amministratori pubblici, contratti a termine “liberi” fino al 31 dicembre. Sono alcune delle misure entrate nel decreto Milleproroghe, che dopo complicate votazioni notturne ha ottenuto nel primo pomeriggio di mercoledì il via libera delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera. Il testo ha imbarcato in corsa il rinnovo degli sconti sull’Irpef agricola nel tentativo di placare le proteste dei trattori. La novità principale però è che, dopo più di un anno di ripetuti tentativi, la maggioranza è riuscita a far passare l’innalzamento a 72 anni dell’età di uscita dal lavoro dei medici ospedalieri: fino alla fine del 2025, chi vuole potrà rimanere in servizio pur avendo superato l’età pensionabile. Via libera anche alla proroga dello scudo erariale fino al 31 dicembre, nonostante il niet della Corte dei conti e dell’Associazione magistrati della Corte secondo cui ha “l’effetto di stabilizzare l’esclusione della perseguibilità delle condotte commissive gravemente colpose, esponendo il Paese al grave rischio di spreco di denaro pubblico, di gestioni opache di commesse pubbliche e di diffusione del malaffare”.

È previsto che il provvedimento arrivi in aula giovedì mattina e quasi certamente il governo porrà la fiducia sul testo da votare la settimana prossima.

Contratti a termine facili – Un emendamento della Lega posticipa dal 30 aprile al 31 dicembre la data entro cui le aziende, per effetto del decreto Lavoro del 2023, possono prorogare un contratto a termine oltre i 12 mesi senza bisogno di causali ma semplicemente individuando “insieme” al lavoratore le esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva che a detta dell’azienda giustificano l’impiego precario e la mancata stabilizzazione. La vicepresidente della Commissione Lavoro Tiziana Nisini, prima firmataria dell’emendamento, festeggia dicendo di essere andata “incontro alle richieste che arrivano da tante associazioni datoriali”.

Medici in servizio fino a 72 anni – Fino al 31 dicembre 2025 i medici potranno restare in servizio, oltre l’età pensionabile, fino a 72 anni. L’emendamento di FdI consente alle aziende sanitarie di trattenere in corsia i camici bianchi, “su istanza degli interessati”, al fine “di far fronte alle esigenze di formazione e tutoraggio del personale assunto” e “di fronteggiare la grave carenza di personale”.

Scudo penale per i camici bianchi – Via libera in contemporanea alla proroga dello scudo penale per i medici per tutto il 2024. La punibilità in sede penale viene limitata ai soli casi di colpa grave, come in epoca Covid. Per il segretario del sindacato Anaao Assomed Pierino Di Silverio è “un significativo passo avanti che mira a garantire la massima tutela dei pazienti e a sostenere, nel contempo, il ruolo cruciale svolto dai professionisti sanitari”.

Scudo erariale per gli amministratori – Via libera ai quattro emendamenti della maggioranza (riformulati dal governo) al decreto Milleproroghe che prevedono la proroga di sei mesi, fino al 31 dicembre 2024, dello scudo erariale per gli amministratori pubblici in caso di colpa grave.

Rinvio delle multe ai no vax – Le commissioni, in seduta notturna, hanno votato un emendamento della Lega che prevede il rinvio di sei mesi del pagamento delle multe per violazioni degli obblighi vaccinali durante la pandemia. La nuova scadenza è quindi prevista a fine dell’anno.

Agevolazioni sui mutui degli under36 – Le agevolazioni per i mutui sulla prima casa agli under 36 con Isee fino a 40mila euro si applicano anche nei casi in cui entro il termine del 31 dicembre 2023 sia stato solo registrato il contratto preliminare, purché il rogito sia formalizzato entro il 31 dicembre 2024. Agli acquirenti che hanno effettuato il rogito fra il primo gennaio di quest’anno e l’entrata in vigore del decreto, è attribuito un credito di imposta pari alle imposte pagate in eccesso rispetto allo sgravio. Vengono stanziati 9 milioni di euro per il 2024 e altrettanti per il 2025.

Slitta ancora il regime Iva per il non profit – Accolto, dopo gli appelli del mondo non profit, l’emendamento delle opposizioni che prevede lo slittamento dell’entrata in vigore del regime Iva per il Terzo settore al 1 gennaio 2025. “Questa proroga era molto attesa dalle realtà non profit del nostro Paese, che correvano il serio rischio di non riuscire ad adeguarsi alla nuova normativa a causa dei tempi stretti e della gravosa serie di pratiche burocratiche e amministrative da gestire, pur non dovendo pagare l’imposta”, commenta Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore. “Ci aspettiamo che la proroga serva a individuare una soluzione definitiva a un problema noto da tempo. Come facciamo ormai da due anni, continuiamo a chiedere una disciplina del regime Iva che tenga conto delle peculiarità del Terzo settore, le cui attività per lo sviluppo sociale ed economico del Paese sono il vero valore aggiunto da riconoscere”.

Esenzione Irpef agricola – L’emendamento sull’Irpef agricola conferma, per due anni, l’esenzione per i redditi agrari e dominicali fino a 10mila euro e una riduzione del 50% dell’imposta per quelli tra i 10 e i 15mila euro. Per gli agricoltori c’è anche l’esenzione, fino al 30 giugno, dall’obbligo assicurativo per i trattori che non circolano su strade pubbliche. Passati anche gli emendamenti dei parlamentari Pd della commissione Agricoltura, Vaccari (capogruppo), Forattini, Rossi e Marino, e della commissione Ambiente, Simiani (capogruppo) Ferrari, Di Sanzo e Curti, che prorogano tra il resto al 31 dicembre 2024 il termine fino al quale il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione già in esercizio è autorizzato dalla regione e il termine entro il quale viene consentito alle pa di posticipare al momento del saldo le verifiche richieste per la conformità dei provvedimenti di elargizione dei sussidi alla regolarità contributiva e fiscale a beneficio delle imprese della filiera ittica.

Slitta il taglio dei contributi all’editoria – Slitta di altri due anni, dal 2025 al 2027, il taglio dei contributi all’editoria. Si proroga così la moratoria, “per la riduzione e l’abolizione dei contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici”, decisa nel 2018 “in previsione di una revisione organica della normativa a tutela del pluralismo dell’informazione, che tenga conto anche delle nuove modalità di fruizione dell’informazione da parte dei cittadini”, e poi più volte slittata.

Fondi contro i disturbi alimentari – Come annunciato già qualche settimana fa dal ministro della Salute Orazio Schillaci, il governo ha rifinanziato con 10 milioni di euro per il 2024 il Fondo per la lotta ai disturbi alimentari. La copertura, nella riformulazione, è recuperata da un fondo di 180 milioni di euro nato nel 2008 per rifondere le vittime di trasfusioni e vaccini sbagliati. Per il bonus psicologo saranno disponibili nel 2024 10 milioni, contro gli 8 stanziati finora, grazie a un emendamento del dem Filippo Sensi.

Più taser per tutti – Approvato un emendamento della Lega per allargare l’utilizzo del Taser in via sperimentale (fino a fine anno) a tutti i comuni, non solo i capoluoghi di provincia o quelli con una popolazione superiore a 20.000 abitanti. Per Matteo Salvini è “una misura per garantire legalità e sicurezza anche nelle realtà più piccole, troppo spesso dimenticate, con uno strumento – introdotto quando ero ministro – di straordinaria efficacia e deterrenza a tutela del lavoro quotidiano di donne e uomini in divisa”.

L'articolo Milleproroghe, le novità: medici al lavoro fino a 72 anni, più contratti precari senza causali, taser per tutti i Comuni, niente multe ai no vax proviene da Il Fatto Quotidiano.

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