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Nove aggressioni sui bus in un mese e mezzo. Sì alle registrazioni audio

Nove aggressioni sui bus in un mese e mezzo. Sì alle registrazioni audio

foto da Quotidiani locali

Sarà il principale punto all’ordine del giorno dell’incontro in agenda il 16 febbraio tra Apam e sindacati dei trasporti: la firma di un accordo per installare sugli autobus impianti di registrazione non solo video ma anche audio.

Prima misura per far fronte all’incremento di aggressioni contro controllori e autisti: che siano bulli o altro, ormai si tratta di «un bollettino di guerra che non si arresta» come lo definiscono i sindacati in un comunicato diffuso tra i dipendenti.

Da gennaio 9 aggressioni

Il 5 gennaio le sassate, l’11 il “sequestro” del bus linea 5, il 20 insulti e ingiurie ad autista e passeggeri, il 23 spintoni e sputi al controllore, il 24 i calci con successivo ricovero, il 28 insulti e minacce su un mezzo su un altro ingiurie pesanti, il 1° febbraio calci, insulti e danni al mezzo, il 9 autista preso per il collo e aggressione con pugni e calci ai controllori.

A stilare il bollettino delle aggressioni sono le segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Usb insieme a Rsu e Rls.

«Si va a lavorare con la paura di chi sa di essere sola o solo ad affrontare i mille imprevisti e le inevitabili conseguenze - scrivono - senza alcuna protezione se non quella di usare il buon senso per tutelare la propria incolumità e tornare a casa sani e salvi».

Quello che chiedono è un intervento concreto che coinvolga legislatore, aziende e istituzioni a tutela della loro sicurezza e incolumità, nonché l’applicazione del protocollo sulla sicurezza per prevenire e scoraggiare le aggressioni e assistere le vittime dal punto di vista sanitario e legale.

Accordo per le registrazioni

Le richieste saranno portate al tavolo in programma domani con i vertici di Apam durante il quale verrà con tutta probabilità sottoscritto un accordo per la videoregistrazione a bordo. «Lo avevamo già proposto un anno fa - spiega l’amministratore delegato Claudio Garatti - ma serve un accordo sindacale per la privacy degli autisti e non se ne fece nulla. Ma oggi l’orientamento è diverso. Se, come auspico, verrà firmato l’accordo partiremo con l’installazione degli impianti sui bus urbani dove sono più urgenti».

Al momento sui mezzi è presente il sistema di videosorveglianza ma, come chiesto da prefetto e questura, ora è necessario intervenire con impianti non solo video ma anche di registrazione sonora. E mentre prende piede il progetto, già affrontato da Garatti con il questore Giannina Roatta, di collegare il pulsante rosso direttamente con il pronto intervento 112 senza passare dal filtro della centrale operativa di Apam per i casi di aggressioni, intanto l’ad chiarisce che «il protocollo sicurezza viene applicato e le postazioni degli autisti sono separate e controllate a video, il personale più a rischio è quello addetto alla verifica dei titoli di viaggio. Tanto è vero che gli episodi più critici hanno riguardato queste figure professionali».

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