Flop del liceo del made in Italy: ma al Galilei di Ostiglia i numeri sono sufficienti

foto da Quotidiani locali

Uno studente delle medie su due ha scelto di iscriversi il prossimo anno in un liceo. Il quadro nazionale dell’andamento delle iscrizioni scolastiche vede i licei ancora al primo posto, ma in calo rispetto allo scorso anno: dal 57.10% si è passati al 55.63. In crescita invece gli istituti tecnici (dal 30.90% all’attuale 31.65% delle nuove iscrizioni) e, seppur in misura meno evidente, gli istituti professionali (dal 12.10% al 12.75%). Un flop invece il nuovo liceo del Made in Italy scelto dallo 0.08% dei ragazzi. In questo quadro, Mantova è in controtendenza perché il Made in Italy del Galilei di Ostiglia ha i numeri per partire.

Made in Italy

All'istituto Galilei di Ostiglia gli iscritti sono 18 e si conta di recuperarne altri da Legnago dove il nuovo indirizzo non sarà attivato per il numero troppo esiguo delle iscrizioni. «Contiamo di attivare una classe autonoma» conferma la preside Lucia Scolaro. L'alternativa sarebbe una prima articolata con un altro indirizzo, quindi con una piattaforma di materie comuni. La classe si dividerebbe per seguire le materie specifiche. Uno schema anticipato molti anni fa dal liceo Sperimentale del liceo Virgilio. Al Galilei le iscrizioni totali sono più di 300, numero mai raggiunto. Il trend è in crescita da cinque anni, con il numero degli studenti passato da 670 a 1250. Quest'anno c'è stato il boom in tutti gli indirizzi liceali, scelti da circa 190 studenti. Gli indirizzi tecnici sono stati scelti da 120 studenti, se la giocano alla pari Meccatronica e Informatica e telecomunicazioni. «La scuola _ dice la dirigente _ deve proporre offerte attualizzate e deve sapersi confrontare con il territorio e le sue possibilità, anche a livello di sbocchi lavorativi. Noi abbiamo deciso di muoverci in questa direzione e i risultati ci sono. Ringrazio il presidente della Provincia Carlo Bottani che ci ha sostenuti nell’attivazione del Liceo Made in Italy». Buone notizie anche per il Bonomi Mazzolari di città.

Polo Moda

La sperimentazione della riforma dei tecnico-professionali ha avuto un avvio positivo nel Mantovano. L’unico istituto ad approfittare della possibilità è stato il Bonomi Mazzolari, che in settembre avvierà il corso quadriennale dedicato alla moda. Il nuovo indirizzo ha raccolto 25 iscrizioni. Va precisato che il progetto sperimentale predisposto dal ministero, pur avendo ancora alcuni aspetti da chiarire, non si limita alla durata del corso (4 anni anziché i consueti 5 per ottenere il diploma). La riforma prevede uno stretto collegamento con le aziende del settore moda e la possibilità di proseguire gli studi in un Istituto tecnico superiore (Its) post diploma. Nel caso specifico, il Bonomi Mazzolari ha una convenzione di rete con quello di Brescia, ma l’ipotesi è di inserire anche nell’Its di Mantova un indirizzo dedicato alla moda. Il Bonomi Mazzolari, che comprende il Vinci (professionale ad indirizzo meccanico e tecnico), ha ottenuto in tutto oltre duecento iscrizioni per le prime del prossimo anno scolastico.

Sorpresa Fermi

Al momento manca un quadro completo dell’andamento delle iscrizioni nelle scuole mantovane. Dai primi dati emerge, a sorpresa, un calo di iscrizioni rispetto allo scorso anno, all’istituto Fermi, vale a dire la scuola superiore più popolosa della provincia. Per la prima volta dopo molti anni si registra una flessione tra il 6 e il 7%. I numeri assoluti, in ogni caso, rimangono molto alti: 325 iscritti alle future prime degli indirizzi tecnici e 184 a quelle del liceo delle scienze applicate. In tutto sono 504 studenti, vale a dire che soltanto con le prime classi il Fermi raggiungerebbe i requisiti minimi per l’autonomia. Tiene il liceo classico Virgilio con 64 nuove iscrizioni e cresce quello linguistico della stessa scuola (116 iscritti). Crescono del 20% le iscrizioni al tecnico Mantegna di città. Più articolato l’andamento al Sanfelice di Viadana: stabili le iscrizioni ai licei scientifico e scienze umane, in crescita il linguistico. Stabili anche gli indirizzi tecnici, mentre sono in calo le iscrizioni a quelli professionali, che spesso si ripopolano nel corso dell’anno. (ha collaborato Giorgio Pinotti)