Vuole togliere il cognome dell’ex marito alla loro figlia, il padre non è d’accordo: il Tar respinge il ricorso di una mamma

foto da Quotidiani locali

UDINE. Voleva che la figlia minore cambiasse cognome, abbandonando quello del padre e acquisendo il suo. Ma il prefetto di Udine, con decreto del 6 novembre scorso, aveva respinto l’istanza. Ora, a confermare il diniego è il Tribunale amministrativo regionale per il Friuli Venezia Giulia, che ha respinto il ricorso con cui la donna, assistita dall’avvocato Caterina Bertoli, aveva proposto l’annullamento del decreto.

A monte della questione, il mancato consenso del padre, nonché ex marito della richiedente, alla proposta della madre di eliminare il riferimento alla sua famiglia d’origine.

Una ragione più che valida, secondo il prefetto e lo stesso Tar. «La richiesta di cambio del cognome della minore, con perdita di quello paterno a favore di quello materno – spiega l’estensore Daniele Busico –, è stata correttamente respinta sul giusto e determinante rilievo dell’insufficienza della volontà di un solo genitore: l’istanza doveva conseguire ad una richiesta congiunta dei coniugi o, comunque, con l’assenso di entrambi, non potendo il Prefetto autorizzare il cambio del cognome in presenza della opposizione del padre del minore provvisto di responsabilità genitoriale».

Anche perché non si trattava semplicemente di aggiungere il cognome materno a quello paterno - come in molti altri casi trattati -, ma di sostituire l’uno con l’altro. «Rimanendo entrami i genitori titolari della responsabilità genitoriale – la conclusione del Tar – la richiesta, che è una scelta fondamentale e assai delicata per l’interesse della minore, per essere accordata, necessitava della concorde volontà dei genitori o, in caso di contrasto insanabile, l’ineludibile e preliminare passaggio del ricorso al giudice civile».