World News in Italian

A Pordenone R-Evolution Lab, incontri progetto sui temi socio-economici del Nordest

A Pordenone R-Evolution Lab, incontri progetto sui temi socio-economici del Nordest

foto da Quotidiani locali

PORDENONE. Stabilire relazioni e condividere progettualità con istituzioni e imprese del Friuli Occidentale e Veneto Orientale è da sempre tra gli obiettivi del Teatro Verdi di Pordenone, un auspicio che si concretizza nel nuovo progetto “R-Evolution Lab”, un ciclo di incontri tematici organizzati dal Teatro Verdi di Pordenone su argomenti socio-economici di particolare attualità.

Il Teatro pordenonese, ormai indiscutibilmente riconosciuto per il suo ruolo di “impresa culturale”, è attento a guardare alle urgenze del nostro tempo con linguaggi non esclusivamente artistici, ma anche attraverso categorie interpretative che aiutino a prefigurare lo sviluppo e il futuro di società, imprese e territori. Proprio con il percorso di incontri “R-Evolution Lab”, curati dal sociologo e saggista Daniele Marini - docente presso l'Università degli Studi di Padova e membro del Consiglio di Amministrazione del Verdi - si fa promotore di un percorso dove filoni e temi si intrecciano e si contaminano.

Dopo un primo appuntamento lo scorso novembre nel vicino Veneto – precisamente a Conegliano, su invito e con la collaborazione di quel Comune - sul tema dell’inverno demografico, il progetto si sposta adesso a Pordenone con quattro incontri a cadenza mensile (Teatro, Sala Palcoscenico) ad ingresso gratuito su prenotazione.

Impegnati accanto al Verdi nella realizzazione di questa fase dell’iniziativa CiviBank, in qualità di main partner, il Gruppo NEM-Nordest Multimedia, come partner progettuale a cui si affianca lo speciale sostegno di Regione Fvg, IoSonoFriuliVeneziaGiulia e Comune di Pordenone.

Tra metà febbraio e metà maggio si parlerà di giovani e nuove culture del lavoro, delle prospettive legate alle prossime elezioni europee, di globalizzazione regionalizzata fino ad un incontro a giugno sulla speranza e il futuro: un dibattito che da un lato sarà un bilancio di questa edizione, dall’altro lancerà i temi per il prosieguo del progetto.

La location dell’incontro sarà nel vicino Veneto, un segno concreto della presenza del progetto a “cavallo” tra i due territori regionali. Primo appuntamento mercoledì 21 febbraio alle 18.30 con l’incontro Il Nord Est oltre il Nord Est dove si analizzeranno i destini di un territorio, il Nord Est appunto, che in questa fase non è più la «locomotiva» d’Italia, benché continui ad essere molto vitale.

Di quale potrà essere una sua nuova identità parleranno la Presidente di CiviBank Alberta Gervasio, il presidente del Polo del Gusto Riccardo Illy e il Direttore editoriale del Gruppo Nem Paolo Possamai sotto la conduzione di Paolo Mosanghini, Vicedirettore Gruppo Nem. Introduzione di Daniele Marini.

Si prosegue domenica 24 marzo alle 11.30 con l’incontro “Lo stato dell’Unione (Europea)” in merito alle prossime elezioni europee, le prospettive e le attese verso la «casa comune». Ne parlano la docente dell’Università di Padova, Ekaterina Domorenok, l’editorialista de Il Sole 24 Ore da Bruxelles Adriana Cerretelli e il giornalista Ferruccio De Bortoli, Presidente Casa editrice Longanesi. Conduce: Fabrizio Brancoli, Vicedirettore gruppo Nem.

Al centro dell’incontro di giovedì 18 aprile il tema del rapporto tra i giovani e il mondo del lavoro con la Presidente di Hattiva Lab Paola Benini, il Vicedirettore vicario de Il Sole 24 Ore Alberto Orioli, la HR Director di Electrolux Marzia Segato: saranno guidati nell’incontro da Luca Piana, Vicedirettore gruppo Nem.

Giovedì 16 maggio sarà la volta di un incontro sulla “Globalizzazione regionalizzata dove si vedrà come la crisi Lehman Brothers del 2008 e l’esperienza pandemica 2020-2022 spingano i sistemi produttivi a ridefinire l’organizzazione produttiva, le catene di fornitura e le filiere. Introduce Gianluca Toschi dell’Università di Padova, Fondazione Nord Est, Alessandra Lanza, partner Prometeia, Nicola Morzenti, partner Roland Berger. La conduzione è affidata ad Antonio Bacci, Vicecaporedattore del Messaggero Veneto.

«Il Teatro Verdi vuole dare ulteriore spazio al dialogo, alla costruzione di momenti in cui elaborare e condividere nuovi linguaggi, nuove categorie interpretative che aiutino a prefigurare lo sviluppo e il futuro di società, imprese e territori», spiega il Presidente Giovanni Lessio. «Il progetto R-Evolution vuole far incontrare e dialogare il nostro pubblico su tematiche di grande attualità: da quelle ambientali del percorso Green, in cui è coinvolto anche il CAI nazionale, a queste socio-economiche che coinvolgono importanti realtà del territorio.

Il Verdi ama definirsi Teatro di confine e in quanto tale svolge un ruolo di cerniera nel territorio nordestino: questo progetto rappresenta plasticamente il concetto di “Sistema-Teatro“ così come emerso nella recente indagine presentata il 10 novembre scorso».

«Coniato e formalizzato da un grande giornalista e intellettuale appartenente a questo territorio come Giorgio Lago, il Nordest è un fenomeno socio politico e territoriale che nasce a inizio anni Novanta dopo tangentopoli, quando il territorio rimane orfano di una certa rappresentanza politica», spiega il curatore Daniele Marini: «Nord Est sintetizzava, per stile e vocazione, il suo essere a nord di Roma e a est di Torino e Milano.

Per un decennio, il Nord Est ha vissuto una sua epopea economica e politica. Con la globalizzazione e l’apertura dei mercati internazionali ha perso quel primato, anche se è ancora in buona salute: con questi incontri vogliamo cercare di capire se esiste ancora una sua identità specifica e come si è trasformata».

«La partnership con il teatro Verdi rappresenta il rinnovato impegno di CiviBank nei confronti della crescita culturale e sociale del nostro territorio», sottolinea Alberta Gervasio, Presidente di CiviBank società benefit.

«Il NordEst, nonostante i grandi cambiamenti socio-economici a livello globale, ha ottime potenzialità per rimarcare il proprio ruolo di territorio attrattivo e all’avanguardia grazie a un tessuto economico dinamico e innovativo e a una comunità reattiva».

Читайте на 123ru.net