Nessun rimborso dopo sette mesi dalla grandinata, la storia di Adamo: «Da luglio viviamo a casa di mia suocera»
«Avevo in programma tanti progetti per il futuro della mia attività. Dal 24 luglio, però, le mie priorità sono cambiate drasticamente».
Sono le parole di Adamo Lestani, residente a Chiasiellis e titolare dell’azienda agricola Terre rosse di Bicinicco, che si trova a fare i conti con circa 700 mila euro di danni.
L’abitazione nella quale viveva con la moglie e con i due figli versa in condizioni estremamente gravi, tanto che, dal giorno seguente alla grandinata dal 24 luglio, la famiglia si è trasferita a casa dei nonni materni a Bicinicco. Ad oggi, come racconta Adamo, l’assicurazione non ha erogato alcun indennizzo.
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«Sono ancora in trattativa – dichiara –. Purtroppo, le ditte a cui mi sono affidato per i lavori devono ancora inviare i preventivi. Questo ritardo si riflette anche sull’assicurazione, in attesa dei documenti per avviare le pratiche e concedere i ristori».
Nel frattempo i volontari i Protezione civile e del Soccorso hanno operato anche nella sua casa a Chiasiellis, riposizionando i teli. «Spero di poter rientrare in casa entro giugno – prosegue Lestani –. I teli si erano spostati e in più punti rovinati a causa del caldo e delle condizioni meteo avverse. Con le piogge l’acqua continuava a entrare in casa. Tengo a ringraziare i volontari e il Comune per aver promosso questa iniziativa. Non resta che aspettare l’avvio dei lavori da parte della ditta».
Adamo è proprietario di un terreno di circa due ettari a Chiasiellis, che comprende, oltre alla propria abitazione, anche alcune infrastrutture collegate all’azienda agricola e Villa Chiaruttini.
Nel complesso, il danno registrato ammonta a 500 mila euro. A questi si aggiungono ulteriori 200 mila euro relativi ai fabbricati situati a Bicinicco, dove ha sede l’azienda.
«L’assicurazione coprirà solamente i danni causati dalla grandine – rimarca Lestani –. In diverse strutture, tuttavia, i tetti sono vetusti e sarò costretto ad intervenire anche sulla struttura sottostante, che l’assicurazione non copre. Pertanto dovrò pagare l’intervento di tasca mia. Ho fatto richiesta anche alla Regine per ottenere i ristori, ma il modulo da compilare è molto complesso e il rischio di sbagliare è alto. Se la domanda dovesse contenere errori verrebbe respinta. L’unico aspetto positivo, ad oggi, è il fatto che l’assicurazione ha già erogato gli indennizzi legati alla produzione del 2023, andata completamente distrutta».
Considerando l’ammontare dei danni subiti e le difficoltà per ottenere i ristori, Adamo sta valutando come muoversi. «La mia azienda e le proprietà hanno subito ingenti danni – conclude – Vediamo cosa riuscirò a fare con le disponibilità economiche attuali. Per quanto riguarda la villa, l’intenzione è di salvare almeno il corpo centrale»