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Dal 16enne che salva la vita al compagno allo sport inclusivo: ecco i premi Friul Etica

Dal 16enne che salva la vita al compagno allo sport inclusivo: ecco i premi Friul Etica

foto da Quotidiani locali

Etica, inclusione, aggregazione, lealtà sportiva e coraggio, sono alcuni dei valori cardine che sono emersi ieri, in occasione della consegna dei premi Friul Etica 2023, promossa dall’associazione Euretica in collaborazione con il Comitato FriulTomorrow, con il patrocinio dell’associazione culturale don Gilberto Pressacco, al PalaBenedetti.

Durante l’evento, moderato da Daniele Damele, sono intervenuti Alessandro Grassi, presidente di Euretica, Flavio Pressacco per l’ateneo e presidente dell’associazione “Amici del Benedetti” e l’assessore allo sport e impianti sportivi, Chiara Dazzan. È stata l’occasione per consegnare quattro riconoscimenti, di cui uno alla memoria di Marcello Zoratti.

Il primo a essere premiato è stato il diciasettenne, Alessandro Canu, capitano dell’Unione Friuli Isontina, il quale a soli 16 anni, ha salvato la vita ad un compagno di squadra, mettendo in pratica quanto appreso a scuola nei corsi di primo soccorso: ha girato l’amico sul fianco e gli ha così liberato le vie aeree.

Alessandro Grassi, da medico sportivo, ha sottolineato l’importanza e la difficoltà di questa manovra, che presuppone tanta responsabilità, calma ed autocontrollo. Canu frequenta la terza classe del liceo scientifico sportivo, sogna di poter lavorare in futuro nel mondo dello sport. L’assessore Dazzan ha quindi evidenziato l’importanza dello sport e delle associazioni sportive, «che con le loro attività si pongono come veicolo educativo, etico e sociale».

Il secondo premio è la targa alla memoria consegnata al figlio del dirigente della pesistica udinese, Marcello Zoratti, già atleta e tecnico. Pressacco lo ha ricordato così: «Un uomo inesauribile, infaticabile e polivalente, fedele ai propri obiettivi ed intransigente a beneficio dell’armonia inclusiva.

Nel dopoguerra, è stato fra i fondatori e promotori incittà dell’atletica pesante, dal 1967, è stato presidente dell’Associazione pesistica udinese, allenatore delle squadre giovanili nazionali e della Nazionale della Libia del 1968, nel 1973 presidente del Comitato Friuli Venezia Giulia. Dal 1985 al 1992, Zoratti è stato poi vicepresidente della Federazione italiana lotta pesi e judo, e nel 1984, è stato eletto componente della Commissione tecnica mondiale, in occasione delle olimpiadi di Los Angeles.

La terza targa è stata consegnata all’associazione “Zio Pino Baskin Udine”, che ha come obiettivo la sensibilizzazione e lo sviluppo di attività sportive come, il “baskin”, particolare sport integrato agonistico ispirato al basket, tra “persone “normodotate” e persone “diversamente abili”, «lo sport abbraccia, oltre alla competizione, l’uguaglianza, e l’accoglienza dove nessuno si sente escluso», ha spiegato il presidente, Alberto Andrioli.

La quarta premiata è stata, la violoncellista, Giulia Mazza, non udente, sin dalla nascita, ha voluto e potuto coltivare la sua grande passione per la musica grazie all’aiuto di una musico-terapeuta.

Daniele Damele ha concluso ricordando alcune parole di Mazza: «Perseguire i sogni ad ogni costo senza farsi abbattere dalle difficoltà apparenti e ciò che appare impossibile può diventare possibile».

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