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Carnevale a Castel Goffredo, Re Gnocco sale al trono e tira stoccate anche sul caso della piazza

Stefano Scutteri, della frazione di Selvole è il 63° Re Gnocco. Il mistero sull'identità del Re ha retto fino al momento in cui Scutteri è salito sul palco, si è tolto la maschera, ha ricevuto la corona, per poi salutare il folto pubblico in piazza Sferisterio. Un carnevale in grande stile, dopo il rinvio dell'11 febbraio, che ha ottenuto sostegno dall'Ufficio di Presidenza di Regione Lombardia, presente in piazza alla manifestazione con la consigliera regionale Alessandra Cappellari, e dall’amministrazione comunale che ha lavorato in sinergia con l'Associazione Venerdì Gnoccolaro, artefice del Carnevale e della nuova incoronazione.

Il primo cittadino Alfredo Posenato ha consegnato le chiavi della città al nuovo Re, come impone la tradizione: per un giorno tutto viene ribaltato e la maschera prende il posto, simbolico, sulla sedia più alta del paese, quella del grande palco in piazza, «per rimettere a posto le cose che non sono andate bene in mia assenza», ha dichiarato il sovrano. Appena sotto di lui le molte maschere italiane arrivate ad omaggiare il Re, introdotto in piazza dalla Banda cittadina e dalla Corte dei Gonzaga, oltre che dalla stessa corte di re Gnocco.

Le stoccate di Re Gnocco

Nel suo discorso di insediamento, rigorosamente in dialetto, il Re non ha risparmiato nessuno. Dall'ex sindaco, definito come colui che «sentenzia bevendo il caffè in piazza», all'attuale assessore al bilancio «che davvero deve sistemare il cimitero di Casalpoglio», arrivando anche al tema di queste settimane, e cioè la viabilità della piazza. Per Re Gnocco la soluzione è semplice: «far passare le auto sotto il loggiato del municipio e tirar giù la torre».

Ultima stoccata all’organizzazione stessa della festa: «perché qualcuno voleva le bancarelle delle caramelle in piazza, mentre qui devono passare i carri». Terminato il discorso, è arrivato il pitale pieno di gnocchi, e al grido di «Buoni, si servano al mio popolo» è iniziata la distribuzione dei 3,5 quintali di gnocchi al ragù di manzo e maiale, come vuole la tradizione.

La sfilata

Mentre le persone si accodavano, la festa è partita sotto gli occhi della giuria, fatta di maschere arrivate da Bergamo, Veronese, Bresciano, Mantova città e Liguria, e del parroco don Paolo al suo primo Carnevale castellano dal suo arrivo in paese. La sfilata ha visto carri allegorici arrivare da molti comuni limitrofi, come Montichiari, Volta Mantovana, Castelnuovo, oltre agli immancabili "Sbandati del Lodolo", uno dei gruppi castellani più noti per la loro creatività e la passione per il Carnevale. Una festa che ha portato in piazza molte persone, come era negli intenti degli organizzatori che, dopo alcuni anni di difficoltà, sono tornati a far brillare il carnevale storico di Re Gnocco di Castel Goffredo.

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