World News in Italian

Cioffi aspetta il Cagliari: «Saremo umili, ma non è la madre di tutte le partite»

Cioffi aspetta il Cagliari: «Saremo umili, ma non è la madre di tutte le partite»

foto da Quotidiani locali

«Sì, come ha detto Ranieri possiamo essere euforici, ma saremo anche tanto umili. Sappiamo di aver scritto una piccola pagina di storia di storia vincendo a Torino, ma la verità è che se non facciamo punti anche con il Cagliari ci ritroviamo con un pugno di mosche in mano». Eccolo qui il telegramma che Gabriele Cioffi invia al mondo Udinese alla vigilia della sfida con il Cagliari.

Dire che è la madre di tutte le partite è esagerato, d’accordo, ma vincerla permetterebbe ai bianconeri di mettere tra loro e il terz’ultimo posto una distanza mai avuta in questa tormentata stagione. Significherebbe guardare alla volata finale con un altro spirito, un’altra serenità e un’altra consapevolezza.

L’esordio di Cioffi nella conferenza stampa della vigilia parte con l’annuncio del forfait di Pereyra: «No, non ci sarà». Pretattica considerati i precedenti? Onestamente non crediamo.

Anche perché tutti sanno comunque tutto di tutti. «Vincere è un’abitudine e noi siamo sulla strada per imparare a farlo. Se daremo un punto o più questo dipenderà soprattutto dall’atteggiamento che avremo». La storia di questo campionato dice che l’Udinese ha vinto solo tre partite su 24 contro la seconda, la terza e la quinta in classifica mentre con le squadre che gravitano vicino ai bianconeri in classifica sono arrivate solo delusioni.

«Con il Sassuolo e il Verona che atteggiamento abbiamo avuto? – replica Cioffi –. Siamo stati propositivi, la linea di aggressione sarà cambiata di cinque metri più avanti o più indietro. Sia noi che il Cagliari siamo tra le squadre che fanno meno possesso palla, poi attacchiamo in maniera diversa. Con il Monza abbiamo avuto molto possesso palla nel primo tempo facendo gioco».

Vero, la differenza l’hanno fatta gli errori individuali, sono quelli che sono costati alcuni punti anche se resta incontrovertibile come l’Udinese ami giocare contro squadre che fanno la partita piuttosto che subirla. Per quanto riguarda la formazione, detto dell’assenza di Pereyra, Cioffi confessa di avere ancorq qualche dubbio sugli esterni e in mezzo al campo. Con il “Tucu” out, per tutta la settimana si p parlato di un ballottaggio tra Ehizibue e Ferreira.

E se alla fine scoccasse nuovamente l’ora di Ebosele? «È un’opzione», liquida il discorso il tecnico che poi si sofferma su Samardzic che a Torino ha giocato forse la sua migliore gara in fase difensiva: «Lazar ha sbagliato partita solo con l’Inter, con la Juve forse è stato superiore per resilienza mentale, cosa inusuale per un giocatore con le sue qualità. Ma io so che può farlo. E lo stesso discorso vale per Payero e Zarraga che in allenamento è un martello pneumatico».

L’Udinese arriva da due partite in cui non ha subito gol. Merito dell’innesto di Giannetti? Non solo: «Un giocatore per quanto bravo non basta. Diciamo che Lautaro ci ha dato qualche consapevolezza in più ma che dietro c’è una crescita di tutta la squadra».

Con Pereyra out, l’imprevedibilità dell’Udinese è legata all’estro di Thauvin che dopo quasi un anno dal suo arrivo a Udine sembra essere tornato un giocatore vero. «Io posso parlare per quello che ho visto da quando sono qui. Flaurian è un riferimento per me e la squadra, è sempre andato forte in allenamento e non si è mai lamentato quando non ha giocato».

Читайте на 123ru.net