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Da Ros sempre più leader dell’Old Wild West

UDINE. Vi serve un leader per la vostra squadra? Citofonare Da Ros. Il numero 20 dell’Apu Old Wild West, eletto Mvp dai tifosi bianconeri nell’ultimo turno di campionato, si è distinto anche fuori dal campo con una dedica speciale ai compagni che giocano meno. Non è la prima volta che Matteo Da Ros in questa stagione si distingue come uomo spogliatoio, ed è la miglior risposta a chi l’estate scorsa aveva storto il naso in occasione dell’annuncio del suo ingaggio, a causa dei lunghi trascorsi triestini.

APPARTENENZA

Le dichiarazioni del dopo gara, soprattutto dopo una vittoria, non lasciano molto spazio alla fantasia. Elogi al gruppo, soddisfazione per i due punti e molta attenzione a schivare inutili polemiche. Subito dopo aver steso l’Urania con 16 punti e 6 assist, Da Ros ha impressionato per personalità e leadership anche davanti al microfono: «fatemi dire una cosa e non tagliatemela, per favore.

Quando parlo di appartenenza mi riferisco al fatto che Arletti ha giocato sette minuti e Vedovato era in tribuna: sono due dei ragazzi che abbiamo e giocano meno, ma sono i primi ad arrivare ad ogni allenamento, sono i più intensi e disponibili ad ogni seduta. Si fermano dopo, Arletti arriva sempre prima, Jacopo è quello che si allena più intensità, più voglia, più energia e più disponibilità. Due esempi per far capire cosa significano appartenenza e sacrificio, qualità necessarie per raggiungere il risultato che tutti vogliamo centrare».

Parole sincere e per nulla scontate, proprio nella domenica in cui ha esordito De Laurentiis, che significa meno spazio nelle rotazioni e il sacrificio di qualcuno per il turnover.

CONTROLLO QUALITA’

Le dichiarazioni di Da Ros non hanno affatto sorpreso. A dicembre, al termine di Udine-Verona, l’ala grande brianzola aveva riservato una “carezza” a Marcos Delia, il compagno di squadra più criticato. «Fatemi dire una cosa – esordì l’ex Trieste - Delia è stato riempito di critiche, e stavolta ha fatto vedere quanto vale con una partita leggendaria».

Ad elogiare il peso di un uomo come Da Ros nello spogliatoio ci ha pensato pochi giorni dopo Adriano Vertemati nell’intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale. «Lui è il nostro controllo qualità – spiegò il coach bianconero – infatti vede tutto, dai passaggi impossibili alla borsa del ghiaccio che manca». Leader si nasce, non si diventa.

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