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Belluno, consorzio Centro storico in crisi: metà del consiglio si è dimesso

Il consiglio del Consorzio centro storico perde i pezzi. Tre membri si sono dimessi, ed è quindi necessario procedere con le elezioni per il rinnovo un anno prima della scadenza naturale. Il presidente Massimo Capraro ha già provveduto a convocare l’assemblea dei soci: si svolgerà martedì. All’ordine del giorno, oltre alle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo, c’è l’approvazione del bilancio 2023.

«Non ci sono problemi, si è solo deciso di anticipare di un anno le elezioni per esigenze di rinnovamento», spiega Capraro. Ma negli ultimi tempi il direttivo ha visto ben tre dimissioni. La metà dei suoi membri.

Hanno lasciato Angela De Min (Moda Soft), Andrea Dal Pont (La Mela) ed Eleonora Cesare (Unique abbigliamento). Sono rimasti, quindi, il presidente Capraro (Scoppio spettacoli, Tezenis e Tipiko), la vicepresidente Silvia Ciani (Intimissimi e Calzedonia) e il consigliere Gionbattista De Napoli (Poke a Puà). I motivi? De Min spiega che alla base c’è un’esigenza di rinnovare il consiglio direttivo, di inserire forze fresche e persone che abbiano il tempo da dedicare all’organizzazione di eventi e iniziative per animare la città. Ma a questo quadro va aggiunto il fatto che molti associati si sono allontanati dal Consorzio negli ultimi tempi, e specialmente dopo un Natale senza alcuna iniziativa portata avanti dall’associazione dei commercianti del centro storico.

Malumori ci sono soprattutto in via Roma, dove lo spirito del Natale proprio non si percepiva, complice anche il fatto che il Comune non aveva allestito luminarie. Il Consorzio non aveva messo a punto alcun programma per il periodo delle feste. «Per fare le cose servono soldi, e non ne avevamo», spiega Angela De Min. «Avevamo investito molto sul festival Belluno città del legno».

La vicepresidente Silvia Ciani a dicembre era andata oltre, spiegando che la scelta di sfilarsi dall’organizzazione affondava le sue radici nella volontà di dare un segnale: «Tutti noi vorremmo avere un bel Natale in centro, visto che ci lavoriamo, ma non vogliamo più scendere a compromessi con cose che non ci vanno proprio bene», aveva detto.

«Avevamo provato a dare una sterzata di eleganza, ma qui l’unica cosa che importa è andare a fare festa bevendo. Certe tradizioni non si possono toccare. E allora abbiamo deciso come Consorzio di concentrarci su altro, come il festival del legno, lasciando l’organizzazione del Natale, che è molto impegnativa, ad altri».

Una scelta che non è piaciuta molto ad alcuni associati, da qui l’allontanamento dal Consorzio.

Che ci sia bisogno di girare pagina è evidente. Saltato il Natale, il Consorzio non organizzerà nulla neanche per Pasqua, che quest’anno arriva presto. E con un consiglio dimezzato diventa difficile approntare un programma di qualità.

«Serve un rinnovamento», afferma Angela De Min, senza alcun intento polemico, precisa. «Io ho lasciato perché ormai ho la mia età e penso sia giusto arrivino persone con tempo da dedicare al Consorzio, e magari nuove idee. Abbiamo fatto il punto fra di noi e preso consapevolezza che fosse necessario procedere con le elezioni. Avremmo potuto andare avanti ancora un anno per arrivare alla scadenza naturale del mandato, ma zoppicando... meglio procedere con il rinnovo».

«Non c’è alcun conflitto», conclude. «Non amo queste “guerre” che fanno solo male alla città. Andiamo avanti, portando nuova linfa nel Consorzio».

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