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L’assessore regionale Beduschi: «L’ospedale di Suzzara non tornerà pubblico»

«In questi mesi si sta da più parti pensando all’utopico ritorno della gestione pubblica dell’ospedale di Suzzara per archiviare la sperimentazione. Nella liceità della contrapposizione politica, appare però assolutamente fuori contesto questa affermazione posta da esponenti politici della sinistra. La situazione rispetto alla carenza di personale sanitario frutto di anni di miopia di investimenti pubblici in formazione e incentivazione, rendono gli organici insufficienti per la gestione ordinaria degli ospedali pubblici in tutta Italia e non solo».

Non si torna indietro

L’assessore regionale all’Agricoltura, il mantovano Alessandro Beduschi, mette un punto fermo sulla discussione che negli ultimi mesi ruota attorno al Montecchi di Suzzara, che una parte del mondo politico locale vorrebbe riportare nelle mani del pubblico dopo 20 anni di sperimentazione gestionale affidata al privato.

«Da sempre - sottolinea l’esponente della giunta regionale lombarda - Regione Lombardia ha scelto la coabitazione tra pubblico privato per cogliere la maggiore flessibilità che esso garantisce. Criminalizzare il privato è un esercizio di preconcetta miopia perché si basa su teoremi sbagliati e cioè che costi di più e crei differenze sociali. Ciò non può avvenire se il pubblico contrattualizza come si deve. Chi afferma di ritornare al pubblico mente sapendo di mentire per impossibilità tecnica da consunzione di personale e risorse».

Beduschi difende la sperimentazione gestionale pubblico-privato e ne dà un giudizio positivo: «Una iniziativa che ha permesso all’ospedale di essere completamente ristrutturato e di rappresentare un importante punto di riferimento sanitario per l’utenza del territorio».

Non si può tornare indietro. E la scelta privata ha portato risultati oggettivi

L’assessore passa poi a spiegare perché non si può tornare indietro: «Non si condivide, anzi non si capisce, come in un momento storico così delicato per la carenza di personale sanitario si possano rimettere in discussione le scelte fatte negli anni che hanno portato a risultati oggettivi ed evidenti, ritenendo che la giusta soluzione sia quella di ritornare a un ospedale gestito direttamente da Asst. Quest’ultima precisazione si rende necessaria per comprendere l’impossibilità dell’Asst di gestire, nuovamente, una struttura che per le scelte sopra ricordate ha assunto una forma giuridica diversa».

Il messaggio dell’assessore

Per ultimo un messaggio rivolto al nuovo gestore e al dg di Asst: «Lavorare in sinergia e fare rete per soddisfare i bisogni di salute dei nostri cittadini. Su questo aspetto vigilerò con attenzione». Nel frattempo il circolo Pd di Pegognaga e RiAttiviamo Pego hanno organizzato per domani alle 21 nella sala civica di Pegognaga l’incontro pubblico “Verso la prima conferenza regionale del Pd sul diritto alla salute e il futuro dell’ospedale di Suzzara».

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