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Differenziata elevata e tariffe ridotte: Mantova Ambiente guida la classifica

La tariffa che i cittadini pagano in città per i servizi di igiene urbana è inferiore, e di molto, alla media nazionale. A dirlo è il rapporto di Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale, del 2022, l’ultimo con il costo dei rifiuti urbani.

La media in Italia di quanto ogni abitante versa per la raccolta e il trasporto dei rifiuti indifferenziati, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani, il trattamento e il recupero dei rifiuti urbani, la raccolta e il trasporto delle frazioni differenziate è di 194 euro. Coloro che sono serviti da Mantova Ambiente, invece, se la cavano con 140 euro a testa.

Le tariffe

Quello che ognuno sborsa a Mantova per la raccolta e lo smaltimento della spazzatura è molto meno rispetto a quello che spetta, in media, a un cittadino che risiede in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, tre delle regioni più avanzate. Ciascuno degli altri lombardi paga 149 euro, il veneto 161 e l’emiliano 218 euro. I mantovani pagano di meno anche se si paragona il loro costo dell’igiene urbana con quello sostenuto da un residente nel nord, nel centro e nel sud dell’Italia: il cittadino dall’Emilia in su in media deve versare 175 euro, l’abitante di una città del centro 231 e uno del sud 202.

I confronti

Esiste anche una classifica delle tariffe per le città medio-grandi dai 150mila ai 250mila abitanti, redatta da Aprica, una delle tante società che gestiscono il servizio di raccolta rifiuti in Italia (lo fa anche in alcuni Comuni mantovani). La società ha preso come punto di riferimento una famiglia di tre componenti che abita in un appartamento di cento metri: da questa classifica risulta che la tariffa più a buon mercato sia quella di Brescia con 195 euro, 17 in meno della seconda, Verona.

Altre città vicine a Mantova, secondo questa graduatoria, pagano di più. A Parma, per esempio, una famiglia di tre persone sborsa 260 euro; a Reggio Emilia 277 e a Modena, addirittura, quella stessa famiglia arriva a 293 euro.

L’indifferenziato

Mantova risulta tra le città più riciclone d’Italia. Nel 2022, infatti, la raccolta differenziata aveva raggiunto in città l’82,9% (salita a 84,8%, nel 2023, secondo Ecosistema urbano di Legambiente), con 89,4 chilogrammi di indifferenziato prodotto da ciascuno dei 48.648 abitanti.

Le norme europee e il programma regionale della gestione rifiuti impongono ai Comuni di raggiungere l’obiettivo di raccolta differenziata al 65%. Mantova lo supera abbondantemente. Inoltre, è anche l’unica città in Lombardia che si avvicina all’altro obiettivo posto dal legislatore, e cioè i 75 chilogrammi di rifiuto indifferenziato prodotto pro capite. Tutte le altre città viaggiano abbondantemente sopra i cento chili (a sforare i cento fermandosi a 100,6 chilogrammi è Cremona, seguita da Lodi con 107, Bergamo e Monza con poco più di 111).

I ricicloni

L’anno scorso sono stati 45 i Comuni mantovani premiati da Legambiente per aver prodotto meno di 75 chili di spazzatura per abitante all’anno. Trentacinque di loro sono gestiti da Mantova Ambiente. Nei calcoli di Legambiente, il Mantovano registra da anni la percentuale più alta di raccolta differenziata (86,6%).

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