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Park Vittoria interrato e il futuro del centro: il 19 febbraio dibattito con la Tribuna, ecco favorevoli e contrari

Park Vittoria interrato e il futuro del centro: il 19 febbraio dibattito con la Tribuna, ecco favorevoli e contrari

foto da Quotidiani locali

È l'opera-manifesto con cui il sindaco Mario Conte vuole segnare il suo decennio alla guida di Treviso. È la clava con cui le opposizioni (Nicolò Rocco a parte) provano a mettere in difficoltà l'attuale giunta, fra raccolte firme e ventilati ricorsi al Tar.

È l'intervento che infiamma il dibattito cittadino tra favorevoli e contrari, pendolari e commercianti, residenti del centro e cittadini che da una vita chiedono più parcheggi. È il park interrato di piazza Vittoria, che animerà il convegno "La Treviso del futuro, il park Vittoria e il rilancio del centro storico", promosso dalla Tribuna con l'Ascom, in programma domani, lunedì 19 febbraio, alle 20, a Santa Caterina.

L'interrato che per il sindaco risolverebbe l'annoso problema dei parcheggi e aprirebbe a una pedonalizzazione spinta. Una lunga storia che risale a fine anni Ottanta, abbracciando amministrazioni diverse: dall'era gentiliniana a Conte. Fra contratti, penali, retromarce, progetti modificati e riesumati.

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È il 2000 quando il park Vittoria entra nel piano delle opere pubbliche di Ca' Sugana. C'è Gentilini alla guida della città: da quel momento piazza Vittoria si lega a doppio filo alla prospettiva dell'interrato. Nel 2007 Parcheggi Italia si aggiudica la gara per la progettazione, costruzione e gestione del park. La gara da cui tutto dipende: se si abbandona il progetto, c'è da pagare una penale balzata nel frattempo da 3 a 5 milioni di euro, «oppure si finisce dritto alla Corte dei conti», puntualizza Andrea De Checchi, assessore alla mobilità. Ma torniamo a fine anni Duemila: nasce la società "Parcheggio Piazza Vittoria srl" e si effettuano carotaggi che nel 2008 portano alla luce reperti storici. Stop all'opera? Sì, tanto che il sipario pare definitivo. A farlo calare è il sindaco Gobbo.

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Poi arriva la giunta Manildo e la sua amministrazione di centrosinistra rovescia tutto: decide di puntare su due park alternativi a piazza Vittoria, il Cantarane in Città Giardino più l'ex pattinodromo a ridosso delle mura, a Fra' Giocondo.

Nel dicembre 2015 viene ricontattata la "Parcheggio Piazza Vittoria srl" per un nuovo accordo per il doppio multipiano. Soluzione trovata? Nemmeno per sogno. Contro l'interrato a ridosso delle mura si schiera Italia Nostra (che oggi boccia però anche il park Vittoria). Polemiche, discussioni, petizioni. Infine arriva la giunta Conte che, due anni fa, decide di fare carta straccia dell'accordo di Manildo: «Il suo era un contratto capestro, con un interrato a ridosso le mura», dirà Conte.

E così nel 2022 a Ca' Sugana resuscita l'idea del park Vittoria, ma con un progetto rimaneggiato: l'interrato avrà 430 posti auto su tre piani e gli attuali stalli della piazza spariranno per lasciar posto a un giardino. Costo dell'opera: 33 milioni, a carico di Parcheggi Italia, che però poi lo gestirà per 60 anni.

Ca' Sugana deve però chiede un nuovo parere alla Soprintendenza. A fine dicembre trapela il primo parere, positivo, allo smontaggio del monumento ai Caduti per lascia posto al cantiere: poi verrà rimontato. È l'innesco di una polemica che ruba la scena , sempre di più. Le opposizioni raccolgono firme online, prendono forma gruppi Fb.

Ma Conte tira dritto: «Il park Vittoria darà il via alla pedonalizzazione della città. E ci aggiungeremo un fast park all'ex Telecom, dietro lo Stadio». E se non si va avanti scatta la penale. Che sarebbe cancellata solo per eventuali scoperte archeologiche di rilievo.

Santa Caterina, l'incontro è organizzato con l'Ascom Sul palco gli esperti Tamini, Torresan e Minello

Domani alle 20 nell'auditorium di Santa Caterina, a Treviso, organizzato dalla Tribuna con l'Ascom, si terrà l'incontro «La Treviso del futuro, il park Vittoria e il rilancio del centro storico». Sarà un'occasione per parlare di sviluppo della città in modo approfondito con tre esperti. Interverranno il professor Luca Tamini, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano; l'architetto Manuel Torresan, del settore rigenerazione urbana di Confcommercio; il professor Alessandro Minello, economista, professore di Economia a Ca' Foscari. Ad aprire l'incontro, moderato dal caporedattore della Tribuna di Treviso Roberto Borin, saranno il sindaco Mario Conte, Luca Ubaldeschi, direttore della Tribuna di Treviso e dei quotidiani Nem, e Federico Capraro, presidente Ascom. Ingresso gratuito con prenotazione consigliata con il qrcode qui a fianco.

Favorevoli e contrari al progetto, ecco chi sono

Il dibattito negli ultimi mesi ha tenuto banco anche sulla Tribuna, anche con interventi illustri: l'ex sindaco leghista Gobbo esprime perplessità, l'ex sindaco leghista Gentilini è favorevole.

Un park Vittoria che piace però alle categorie economiche, sperando che rilanci il centro. Quanto ai costi previsti per la sosta, la tariffa oraria dovrebbe aggirarsi sui 2,50 euro. Le opposizioni intanto puntano su una recente, possibile alternativa: l'ex palazzo delle Poste a ridosso della stazione. E nel consiglio comunale di giorni fa sono tornate all'attacco. Ma ormai, scoperte archeologiche a parte, e sempre che non si voglia pagare una penale di 5 milioni facendo retromarcia, il dato è tratto: a marzo ci sarà la firma dal notaio fra Comune e Parcheggi Italia, poi i nuovi rilievi archeologici. Ed entro il 2024 il via al cantiere, che durerà dai due ai tre anni.

Conte, Il sindaco va dritto e senza dubbi: «Così una città a misura d’uomo»

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È un tassello chiave della città che ha in testa,

perché dal park Vittoria parte il mio progetto di città a misura di pedoni e di ciclisti

Mario Conte, sindaco di Treviso, non ha dubbi: «Con un silos con 430 posti auto possiamo cominciare a svuotare tutte le piazze dai parcheggi. La sollevazione popolare ora è molto politica, strumentale: la stragrande maggioranza delle persone che incontro mi chiedono di andare avanti. Capisco le preoccupazioni di chi ha attività che si affacciano su quella piazza: la mia garanzia è che se ci saranno danni a qualcuno per la presenza del cantiere, verranno riconosciuti».

De Nardi, il fronte del «no» e la raccolta firme: «I multipiano fuori dalle mura»

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Contro la realizzazione del discusso parcheggio interrato in piazza Vittoria a Treviso è arrivata anche una raccolta firme, prima online e poi nelle piazze. A lanciarla sulla piattaforma change.org è stato il consigliere comunale di opposizione Giorgio De Nardi.

Il progetto va cancellato e sostituito con dei parcheggi multipiano attorno al centro per intercettare le auto prima dell’ingresso in città, potenziando parcheggi a raso già esistenti ad esempio nelle aree ex macello dietro allo stadio Tenni e attorno alla stazione dei treni previo accordo con Rfi

l’istanza lanciata da De Nardi e sposata dal Partito democratico.

Rocco, la “spalla” che non ti aspetti: «Io dico di sì e si pedonalizzi»

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Fare il Park Vittoria «anche se sarebbero meglio altri progetti», che lui aveva votato e non rinnega. Fare il Park Vittoria perché

oggi quello è il piano che c’è, e si è già perso troppo tempo

Fare il Park Vittoria «però accelerando sulla conversione della città». In questi tre punti c’è tutto lo smarcamento del consigliere di Azione-Italia Viva, Nicolò Rocco, dall’opposizione di cui fa parte, e che dà alla maggioranza una spalla nel dibattito sull’opera che sta infiammando la città. «Vogliamo, contestuale, l’avvio di un piano di pedonalizzazione e rilancio vero della città», dice Rocco.

Scarpa, le Poste come alternativa: «Costi e impatto minori»

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Un park di tre piani approfittando del palazzo messo in vendita dalle Poste e degli annessi inutilizzati costerebbe indicativamente 9,6 milioni, e darebbe spazio a 640 posti auto

Ovvero il 50% in più di quelli previsti dall’interrato in piazza. «Che potrebbero crescere a 960 alzandosi a quattro piani e investendo 14 milioni; o a 1.200 posti salendo fino a cinque piani, con una spesa da meno di venti milioni, quindi ancora meno rispetto ai 33 milioni previsti dal Vittoria»: è la proposta che parte da Italia Nostra, nelle parole del vicepresidente Romeo Scarpa.

Griffini, il geologo rassicura i vicini: «Monitoraggio contro i rischi»

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Non sono attese “sorprese” dai nuovi scavi archeologici, tali da fermare o rallentare il cantiere del park interrato di piazza Vittoria. E i residenti dei palazzi vicini possono stare tranquilli: le verifiche statiche di ultima generazione garantiranno la sicurezza degli edifici. Lo sostiene Lamberto Griffini, geologo e docente, il consulente geotecnico per il progetto del parcheggio.

È già stata prevista una rete di monitoraggio strumentale, dedicata anche agli edifici circostanti piazza della Vittoria, continuo e in tempo reale

Pozza: «Come a Brescia è comodo e utile. E la piazza non sarà deturpata»

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«Da sempre sono favorevole ai servizi che agevolano l’arrivo in centro delle persone. E il progetto del park interrato di piazza Vittoria va proprio in questa direzione: una volta terminati i lavori, anche chi oggi lo contesta ne apprezzerà il valore». Il presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, Mario Pozza, spezza una lancia a favore del progetto

Sono stato di recente a Brescia: lì in piazza Vittoria, casualità dell’omonimia, c’è un parcheggio interrato a più piani. Come quello che sorgerà a Treviso. Comodo e non deturpa la piazza. La Parcheggi Italia non avrà problemi a costruirne uno qui

Tedesco, per l’ex direttore dell’Ascom «Andava fatto vent’anni fa»

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«Fare oggi il parcheggio interrato di piazza Vittoria? Si può, certo, ma andava fatto vent’anni fa. Oggi farlo quadrare è molto più difficile». Piero Tedesco è stato storico direttore di Ascom Confcommercio di Treviso. Fu con lui che l’associazione immaginò per prima il multipiano sotto il monumento dei Caduti. Oggi è proprio Tedesco a lanciare un monito chiaro, in primis al Comune

In vent’anni è cambiato tutto, e purtroppo non è cambiato niente, ed è per queste due ragioni che ritornare oggi a immaginare un multipiano interrato in piazza Vittoria è doppiamente difficile

Gentilini, lo “sceriffo”: «L’idea mia è buona: va fatto e controllato»

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Gentilini per il sì: «La popolazione sta invecchiando, tutti hanno diritto a parcheggiare in centro storico», sottolinea l’ex sindaco leghista di Treviso, Giancarlo Gentilini, vice di Gobbo al tempo dello stop al progetto, decisione che fece infuriare lo “sceriffo”.

Rivendico la paternità del park interrato di piazza Vittoria, una mia idea del 1994. Treviso deve vivere sulla gomma delle auto, altro che navette elettriche: non le prenderebbe nessuno. Tutti devono avere il diritto di arrivare in centro, il park Vittoria aiuterà a rivitalizzarlo. Una volta fatto, il park dovrà essere controllato 24 ore su 24

Gobbo, l’ex sindaco sul fronte del no «Multipiani sì, ma nei palazzi»

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Gobbo è per il no: «Dobbiamo creare parcheggi multipiano nei palazzi del centro, piuttosto che scavare», dice l’ex sindaco leghista di Treviso, Gian Paolo Gobbo, che nel 2008 decise clamorosamente con la sua giunta e la maggioranza di bloccare la realizzazione del park interrato di piazza Vittoria. «Per me bisognerebbe fare come nel resto d’Europa, dove vengono impiegati palazzi senza appartamenti per trasformarli in parcheggi a più piani. Come a suo tempo ne esisteva uno in piazza Pio X, era il garage Venezia»

E quindi mi può andare bene un nuovo parcheggio dentro le mura, ma in altezza

Carron, Il costruttore garantisce: «Zero vibrazioni, impatto ridotto»

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L’effetto delle vibrazioni e l’impatto ambientale del cantiere sarà pari a zero. Sarà un cantiere sostenibile

La rassicurazione arriva da chi materialmente eseguirà i lavori per il park Vittoria, la Carron Spa. L’azienda edile fa parte del raggruppamento temporaneo di imprese, guidato da Parcheggi Italia, che ancora nel 2008 si è aggiudicata il project financing per realizzare il parcheggio. E Carron è entrata nella cordata non per gestire la struttura, ma per costruirla.

«Restiamo in attesa di avere delle indicazioni», hanno detto in Carron nei giorni scorsi in merito all’avvio del cantiere.

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