Accoltellamento in piazza Cavagneria: altra denuncia per otto ragazzi

Pavia, hanno tra 15 e 18 anni: di giorno ospiti del Villaggio S. Francesco, di notte al dormitorio pubblico

PAVIA. Il litigio, in piazza Cavagneria, si era concluso con un’aggressione a un giovane di 23 anni di Pavia, ferito alla schiena con un coltello. Per quell’episodio, avvenuto la sera del primo gennaio, a Capodanno, dopo tre giorni in cui il centro era stato teatro di violenze e vandalismi da parte di giovani e giovanissimi, i carabinieri della stazione di Pavia hanno denunciato otto ragazzi, sette dei quali minorenni, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, e un 18enne.

Sono tutti ospiti, di giorno, del Villaggio San Francesco, la struttura di accoglienza per minori stranieri che si trova in viale Sardegna, e di notte del dormitorio San Carlo. Anche un 16enne del dormitorio era rimasto ferito, quella sera stessa, ma in un episodio collaterale a quello che ha portato alla denuncia degli otto giovani da parte dei carabinieri di Pavia.

I ragazzi, tutti già noti alle forze dell’ordine per essersi resi protagonisti di episodi analoghi, dovranno rispondere di lesioni gravi.

La ricostruzione

I fatti, ricostruiti attraverso le telecamere e le testimonianze di alcune persone presenti, risalgono alla sera di Capodanno. Tra il gruppo del Villaggio e il giovane di 23 anni, che abita in via Pasquale Massacra a Pavia, è sorta una discussione per futili motivi. Uno sguardo e una parola di troppo sono stati la miccia per il litigio, che ben presto è degenerato. Dagli insulti si è passati alle mani. Il 23enne è stato colpito a calci e pugni, poi nella colluttazione è spuntato un coltello e il giovane di Pavia è stato ferito con un fendente alla schiena.

A quel punto il gruppo si è allontanato e disperso, prima dell’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine. L’ambulanza ha trasportato il ferito al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 10 giorni.

il decreto Caivano

Sui giovani segnalati alla procura della repubblica del tribunale dei minorenni di Milano e Pavia (il maggiorenne) sono in corso anche accertamenti per l’eventuale adozione della misura di prevenzione dell’avviso orale, prevista dal decreto Caivano, che tra le altre cose ha introdotto anche il Daspo urbano, cioè il divieto di accesso dei minori di almeno quattordici anni ad alcune aree particolari della città dove si sono verificati episodi di violenza.

L’aggressione di piazza Cavagneria era stato preceduto da un altro episodio, non collegato, avvenuto alla fine del mese di dicembre al ponte coperto. Un giovane di 19 anni era stato ferito a colpi di coltello: per questa aggressione sono stati denunciati due giovani di Pavia, di 16 e 17 anni, nei confronti dei quali sono ancora in corso le indagini. Gli episodi avvenuti durante le festività tra Natale e Capodanno avevano spinto comunque la prefetta Francesca De Carlini a convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza, dove erano state decise le contromisure in termini di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine di alcune zone calde della città e il coinvolgimento delle associazioni di volontari che si occupano di disagio giovanile.