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Troppo rumore al Poligono di tiro di Opicina: la Procura di Trieste blocca l’attività esterna

Troppo rumore al Poligono di tiro di Opicina: la Procura di Trieste blocca l’attività esterna

Sforati i limiti di legge, interviene la magistratura. La società: «Insonorizzeremo ulteriormente l’area»

TRIESTE La Procura ha bloccato parte dell’attività del Poligono di tiro a segno di Opicina. Si tratta della struttura all’aperto di Strada per Vienna, in direzione Fernetti. L’intervento della magistratura ( pm Federico Frezza) è motivato dal rumore degli spari avvertito dai residenti durante gli allenamenti di chi frequenta abitualmente il poligono; un rumore che evidentemente ha superato i decibel consentiti dai limiti di legge. L’atto giudiziario riguarda le sette linee della galleria esterna. Il resto rimane di libero accesso.

La conferma

«La Procura ha riscontrato un eccesso di rumore – conferma il presidente Luca Ballaben – quindi stiamo già lavorando per insonorizzare ulteriormente l’impianto. Dobbiamo abbassare di alcuni decibel. Lunedì 19 febbraio è previsto un sopralluogo del tecnico fonometrico e nei giorni successivi attendiamo altri tecnici per predisporre un progetto. Va detto che la nostra attività negli ultimi anni è aumentata, vista la richiesta di formazione crescente. Consideriamo infatti il bisogno di allenamenti per gli sportivi, le forze dell’ordine, ad esempio, o anche per le guardie giurate. Siamo passati da 900 a 1.500 iscritti nel giro di tre anni e siamo la struttura più grossa della regione. C’è collaborazione con la Procura per risolvere i problemi».

I disagi dei residenti

I disagi dei residenti sono stati segnalati anche dalla Seconda circoscrizione altipiano Est, per voce dei consiglieri di Punto Franco Roberto Mandler e Mattia Premolin. «Il rumore è forte e si verifica uno sforamento degli orari, la gente è stufa», protesta Mandler. «Il disagio è pesante e sentire sparare crea inquietudine tra gli abitanti, visto che Opicina negli ultimi anni è stata al centro di alcuni casi di cronaca con furti nella case e pure sparatorie».

Il Comune

Il Comune è al corrente della questione. Già a fine 2022, come fa notare la stessa circoscrizione, erano stati messi a bilancio del municipio 150 mila euro per gli interventi di insonorizzazione. «Ma – sottolineano i consiglieri circoscrizionali – la somma è servita poi per finanziare nuove linee di tiro all’aperto, con ulteriori 120 mila euro dalla Regione, per complessivi 270 mila. E ciò è avvenuto nonostante le misurazioni dell’Arpa regionale avessero evidenziato continui sforamenti dei limiti».

I consiglieri ricordano anche un recente incontro in Circoscrizione, quello dello scorso 25 gennaio con l’assessore comunale Elisa Lodi e con il dirigente Giulio Bernetti, in cui era intervenuto un rappresentante del comitato (gruppo composto da vari residenti della zona) per segnalare una situazione ritenuta «ormai insopportabile, con i bambini piccoli che non riescono più a dormire nel pomeriggio e famiglie costrette in particolare nel fine settimana ad allontanarsi da casa». Di qui l’esposto sui «continui sforamenti dei limiti» nonché delle attività di tiro «fuori orario».

«Restiamo in attesa di seguire gli eventi – annotano i due consiglieri circoscrizionali – sia per difendere la tranquillità dei residenti sia per trovare un compromesso che garantisca le attività sportive e di esercitazione nei limiti imposti».

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