Una coppia di instancabili educatori a fianco dei più fragili: ecco chi sono gli eroi triestini premiati dal Quirinale
TRIESTE Grande emozione, molta soddisfazione, un pizzico di stupore. Sono queste le emozioni manifestate ieri, a caldo, da Lucia Bevilacqua e Salvatore Pilato, titolari della cooperativa La Melagrana di Prosecco, sul Carso triestino, insigniti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana per il loro «impegno volto a offrire opportunità di lavoro e di inclusione sociale a persone diversamente abili».
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Il nostro impegno
«Da poco più di vent’anni - spiegano Lucia e Salvatore - ci occupiamo di fornire ai ragazzi diversamente abili, in particolare a coloro che hanno problematiche di autismo, competenze idonee per un inserimento nel mondo del lavoro. Qui è nata quest’attività che oggi comprende una pizzeria e una caffetteria nelle quali i ragazzi possono imparare tante cose, aiutandoci nel servizio alla clientela».
Della cooperativa, che si richiama all’esperienza basagliana, Lucia è la presidente, Salvatore l’amministratore. «Ma i ruoli qui non sono legati alla denominazione ufficiale - aggiungono -, stiamo assieme e collaboriamo tutti». Attualmente, accanto ai due neo premiati ci sono sette collaboratori, quattro dei quali con autismo più o meno accentuato. «Ma ne stiamo preparando altri nove».
Rimettere insieme le persone
Lucia e Salvatore, oltre che responsabili della Melagrana, sono anche moglie e marito, educatori e fisioterapisti. Lucia ha trascorso anni tra le corsie dell’ospedale infantile Burlo, dove ha compreso che «riabilitazione non è solo riarticolare un braccio o una gamba rotta, ma prima di tutto curare il trauma e rimettere insieme le persone».
Salvatore ha fatto esperienza in Asl e, per sensibilità, è da anni in contatto con centri giovanili e comunità. Accomunati da sempre dalla volontà di «aiutare chi è in difficoltà» e appassionati della cucina equa e solidale, avevano iniziato con una bottega che proponeva prodotti legati a quella filosofia. Poi avevano creato il ristorante “Be Happy”. Ora la nuova avventura con “Austanding”, questo il nome del locale.
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Una caffetteria speciale
Nella caffetteria sociale i ragazzi vivono una prima fase di formazione, seguiti da educatori e psicologi che li guideranno per metterli in grado di scoprire il lavoro più vicino alle loro capacità e passioni: chef, pasticcere, barista, cameriera, addetto alla sala, giardiniere.
«Entrare nel mondo del lavoro è difficile per tutti - dicono Lucia e Salvatore - ma per loro lo è di più. Potersi sentire apprezzati, rispettati e pagati il giusto, li aiuta forse a togliere qualche pietra dallo zaino». Un impegno ora riconosciuto anche dal Quirinale. «Il 20 marzo andremo a Roma a ritirare l’onorificenza - concludono - e siamo già adesso emozionatissimi all’idea di poter stringere la mani al nostro Presidente, che stimiamo moltissimo. Pensiamo che quello sarà uno dei momenti più importanti e straordinari della nostra vita».
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