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Arriva nelle sale friulane “Inmusclâ” di Pastrello, il film recitato in clautano

UDINE. “Inmusclâ”, il nuovo film del regista vivarino Michele Pastrello, girato in Valcellina e narrato in clautano, arriva nelle sale friulane tra critiche cinematografiche entusiaste e un ottimo consenso del pubblico.

Un bel percorso per il mediometraggio che, dopo essere sbarcato in tivù sulla piattaforma Chili tramite Emerafilm, ora approda al cinema in un tour nelle sale cinematografiche tra Friuli e Roma.

Il film, definito da Coming Soon “visionario” e da Cinematographe “fortemente espressionista”, è stato scelto da Circuito Cinema Fvg (Visioni d'Insieme) per essere proiettato - assieme ad altri noti titoli del cinema d'autore di registi importanti come Payne e Schrader - in sette sale cinematografiche friulane durante serate speciali in cui è prevista in alcune, la presenza del cast.

Si è partiti da Codroipo e si proseguirà con la proiezione al CinemaTeatro di Cormons (lunedì 26), seguirà il Cinema Miotto di Spilimbergo (martedì 27), il cinema Splendor di San Daniele del Friuli (mercoledì 28).

Il mediometraggio poi, sarà a Cervignano al Cinema Pasolini (1° marzo), seguirà il Cinema Manzoni di Maniago (5 marzo) e il CinemaTeatro Verdi di Muggia (7 marzo). L'ultima data della tourneè in sala sarà al Teatro Flavio di Roma, all'interno della rassegna Extramondi (5 maggio).

«Inmusclâ è un mediometraggio criptico, misterico – spiega il regista – narrato con una parlata ai più ignota (la voce narrante è della poetessa clautana Bianca Borsatti) ed accarezza più generi senza abbracciarne alcuno.

Tuttavia, ho trovato un pubblico che ha accettato le regole del gioco e compreso che il film dialoga con lo spettatore: chiede a lui, infatti, di completare il mosaico dell'enigma psicologico con il suo vissuto, con le sue percezioni».

Inmusclâ - il titolo è traducibile in ricoperto di muschio in lingua friulana - racconta la storia di una donna (l'attrice spilimberghese Lorena Trevisan, premiata al Monza Film Fest) che sta per compiere un misterioso viaggio a piedi, in una natura invernale spopolata, glaciale e inospitale.

Infatti, il film di Pastrello è girato nelle montagne innevate del Friuli Occidentale, nello specifico in Valcellina, negli scenari non antropizzati tra Barcis, Claut e Andreis- Un dramma onirico che spazia dal mystery, al thriller, fino al fantasy, per riflettere, con toni esistenziali, sull'origine del trauma e delle sue ripercussioni nella condizione umana.

«In particolare – prosegue Pastrello – la critica cinematografica ha apprezzato anche lo sforzo produttivo, totalmente indipendente. Abbiamo girato al gelo, una troupe ridotta all'osso, e il risultato visivamente ha colpito tutti. In questo hanno aiutato le ammalianti cornici naturali invernali della Valcellina.

L'aspetto visivo e sonoro sicuramente, al cinema saranno ancora più immersivi e impattanti. Non posso che ringraziare Visioni d’Insieme per aver scommesso sul mio film».

Una battuta finale regala qualche anticipazione per i progetti in cantiere del regista: «A Roma, al Teatro Flavio, presenterò anche "1485Khz" (il riferimento è alla frequenza Jürgenson), il mio nuovo cortometraggio girato a Vivaro e Chievolis.

Con questo torno al genere con il quale vinsi anni fa il mio primissimo premio a un festival: la ghost-story, nel cast ancora Lorena Trevisan e lo scrittore maniaghese Emiliano Grisostolo. Ma è solo una parentesi, il mio obiettivo è approdare al lungometraggio: una idea c’è e sicuramente l'ambienterò in Friuli, nelle sue montagne».

Inmusclâ ha il patrocinio di Arlef (Societât Filologjiche Furlane= per l’utilizzo della lingua minoritaria friulana oltre a quello dei comuni di Barcis, Claut e di Scorzè.

Per informazioni sul film: www.inmuscla-ilfilm.it .

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