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Padova: già spesi 61 milioni di euro del Pnrr, con i lavori del tram si arriverà a oltre 500

Padova: già spesi 61 milioni di euro del Pnrr, con i lavori del tram si arriverà a oltre 500

Usato solo l’11% di fondi emessi, ma è stato impegnato il 95% delle risorse del piano. Potrebbero arrivare altri soldi, come i 500 mila euro per la sede di Veneto Lavoro

Il Comune di Padova ha già speso oltre 61 milioni di euro di fondi del Pnrr, in pratica la stessa spesa dell’intera regione Friuli Venezia Giulia. È questo l’ultimo report sulla gestione dei fondi europei che hanno una scadenza di spesa nel giugno 2026, dunque tra 2 anni e 4 mesi.

L’indicatore di spesa è all’11%. C’è da dire però che Palazzo Moroni ha già impegnato oltre il 95% delle risorse: in pratica si è nella fase in cui ci sono i contratti con le imprese e molti cantieri sono avviati, ma non ci sono ancora stati i primi saldi di pagamento. Il totale delle risorse che arriverà dall’Europa è di 559 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i soldi del fondo opere complementari (che serve a coprire i rincari delle materie prime) e gli altri fondi statali attivati grazie a quegli stessi progetti. Per cui si può affermare che il totale dei soldi investiti grazie all’Europa è di oltre 644 milioni.

Le spese per il tram

È difficile valutare lo stato di avanzamento del Pnrr a Padova perché ogni statistica è falsata dal fatto che c’è un’opera che pesa per quattro quinti del piano: il completamento del sistema Smart del tram, con anche la seconda linea (il Sir3 dalla stazione a Voltabarozzo) che è entrato a far parte delle opere finanziate dai fondi europei. Ma è soprattutto la terza linea (cioè il Sir2 da Rubano a Vigonza) che ha un impatto di risorse importante, pari a 415 milioni di euro. E per quest’opera le uniche spese effettuate finora sono state per gli espropri e le anticipazioni contrattuali. La svolta arriverà nei prossimi mesi, quando con l’avvio dei cantieri veri e propri, saranno pagati i primi Sal, cioè gli stati di avanzamento lavori.

Possibili nuove risorse

Ma la corsa ai fondi europei per Padova non è ancora finita. In questi mesi si stanno liberando risorse che alcuni enti locali e amministrazioni nel resto del Paese non riescono a spendere entro giugno 2026. E l’amministrazione comunale è pronta ad approfittarne. È di questa settimana la notizia di un nuovo finanziamento di altri 550 mila euro per la sistemazione della sede di Veneto Lavoro, vale a dire il centro per l’impiego che si trova alla Cittadella della Stanga.

La scommessa in due anni

«In due anni ci giochiamo il futuro di Padova per i prossimi 50 anni. Voglio mettere il massimo dell’impegno dell’amministrazione a servizio dei cittadini», sottolinea il sindaco Sergio Giordani. È consapevole il primo cittadino che la sfida con l’Europa sarà nel completare i cantieri entro il 2026, pena la perdita dei fondi: «Certo una fase di così grande trasformazione porta anche qualche disagio, ma io so che i Padovani vogliono vedere questo nostro territorio avanzare in meglio e sapranno fare squadra con noi – è l’appello del sindaco – Essere uniti ed evitare sterili polemiche è la carta vincente per segnare questo traguardo che ci riguarda tutti e parla al futuro dei nostri figli e nipoti».

«Per Padova si tratta di un’opportunità che non ha precedenti – conclude – Da Comune aperto alle possibilità che offre l’Europa, abbiamo lavorato in maniera perfetta coi nostri settori e collaboratori per raccogliere tutte le risorse possibili in un disegno complessivo che parla di una città nuova e moderna».

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