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Intervento da 500 mila euro per riqualificare la farmacia Il Cedro a Trieste

Intervento da 500 mila euro per riqualificare la farmacia Il Cedro a Trieste

foto da Quotidiani locali

TRIESTE Il Comune, che in passato aveva preso in considerazione la possibilità di vendere le farmacie e di passare all’incasso, ha cambiato idea e - anzi - adesso procede a rinnovare “Il Cedro” in piazza Oberdan con un investimento di 500.000 euro.

Il progetto esecutivo, elaborato dall’architetto Francesco Iuretig, è già stato lanciato nell’agone di una procedura negoziata alla quale, come da indicazione legislativa, saranno invitate non meno di cinque imprese. Responsabile unico del procedimento è Barbara Gentilini, dirigente dell’Edilizia pubblica comunale.

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Il rischio archeologico

La Soprintendenza ha espresso parere positivo “con prescrizioni” soprattutto di carattere archeologico, poiché “Il Cedro” insiste su quella che in epoca romana era la linea di costa. Per cui palazzo Economo classifica il rischio archeologico “medio-alto” e dispone di tenerne conto essendo previsti scavi per la realizzazione di nuove fondazioni.

Tra l’altro la farmacia si trova al pianterreno di casa Czorzy, edificio disegnato da Giovanni Battista de Puppi nel 1838, e può celare qualche interessante reperto. La stessa Soprintendenza chiede inoltre saggi stratigrafici, a cura di un restauratore abilitato, per verificare la presenza di decorazioni pittoriche originarie.

La riqualificazione

Gli obiettivi dell’intervento vengono narrati nella relazione che appoggia il progetto. La prima finalità è quella di ampliare la metratura complessiva da 233 a 288 metri quadrati, in particolare per quanto riguarda l’area di vendita che passerà dagli attuali 50 mq scarsi agli 86 della riqualificazione, di cui 76 accessibili al pubblico.

Infatti il lavoro di Iuretig punta alla razionalizzazione delle aree operative come il magazzino, gli spogliatoi, la zona di smistamento-approvvigionamento del farmaco.

L’arredo storico, in linea anche con i suggerimenti della Soprintendenza, sarà recuperato e riutilizzato per non perdere il riconoscimento di “locale storico”. Recupero che riguarderà anche le mensole inserite nelle murature.

I portali saranno trasformati in vetrine, mirando a ottenere maggiore luminosità e migliore evidenza commerciale. Vista l’occasione concessa da questa radicale rivisitazione, avanti anche con nuovi impianti di luce, riscaldamento e condizionamento. Gli spazi interni saranno redistribuiti su un laboratorio galenico, due spogliatoi separati, un ufficio con tre postazioni, una sala server-archivio.

Infine, non si legge traccia in questo primo lotto dell’ambulatorio per animali domestici di cui si parlò nel settembre 2022.

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