World News in Italian

Dalla notte delle fioriere alle piazze chiuse: quarant’anni di Ztl a Udine

UDINE. Discussioni, anche vivaci. Perfino crisi politiche, con dimissioni annunciate e ritirate. Ordinanze firmate nottetempo e nottetempo applicate. Sondaggi, referendum e cortei. E poi proteste, tante: dai commercianti ai residenti, dai ciclisti agli “autostoppisti”.

Da quarant’anni la zona a traffico limitato è al centro del dibattito politico cittadino. Più volte modificata, ristretta e allargata a seconda delle sensibilità di chi di volta in volta era alla guida di Palazzo d’Aronco.

Il sindaco Alberto Felice De Toni ha definito «svolta importante» l’adozione del nuovo piano che suddivide il centro in Ztl e area pedonale, i cui effetti diventeranno pratici a partire dal 2 aprile.

Le idee di Bressani e Mussato

Di zona a traffico limitato in centro si inizia a parlare a metà degli anni Ottanta, quando sindaco era il dc Piergiorgio Bressani, che introdusse per primo la zona blu nella zona di via San Francesco, per regolamentare la sosta delle auto in centro.

La Ztl nasce per davvero solo nel 1994, quando con il sindaco Claudio Mussato la giunta mette mano al piano del traffico e inizia l’opera di pedonalizzazione del centro storico, con il compito in mano all’allora assessore Romeo Mattioli.

Che, in una notte, posizionò le fioriere in piazza Duomo rendendola di fatto pedonale. Fu istituita in quegli anni anche la Ztl, che comprendeva via Mercatovecchio, via Paolo Sarpi e riva Bartolini, off limits per i non frontisti dalle 10 alle 18.

[[ge:gnn:messaggeroveneto:14098021]]

Le scelte di Cecotti

Spinse sull’acceleratore Sergio Cecotti, che allargò decisamente il perimetro della Ztl, eliminando anche la fasce orarie di tolleranza. Dal 1° settembre 2004 il traffico fu regolamentato pure su via Manin, via Vittorio Veneto (da piazza Libertà a via Marinelli), via della Prefettura (da via Manin a via Lovaria) compresa piazzetta Valentinis, via Stringher, via Savorgnana (da piazza Venerio a via Stringher) e nella parte sud di piazza del Duomo.

Due mesi dopo una parziale revisione, con la riapertura del tratto di via Stringher compreso tra piazza XX Settembre e via Savorgnana.

[[ge:gnn:messaggeroveneto:14098022]]

La decisione, coraggiosa, di introdurre una Ztl tanto vasta provocò polemiche e pure frizioni in giunta, con Cecotti che arrivò a minacciare le dimissioni, in una prolungata tenzone con l’assessore alle attività produttive Luciano Gallerini, contrario all’estensione delle limitazioni.

Honsell e piazza XX Settembre

A mettere una tessera in più verso il completamento del mosaico cecottiano fu la giunta guidata da Furio Honsell, che portò a termine il progetto di pedonalizzazione di piazza XX Settembre, con l’addio al parcheggio. D

ella “nuova” Ztl entrarono poi a far parte anche via Palladio, l’intera piazza San Cristoforo e il primo tratto di via Gemona, fino a piazzetta Antonini.

Читайте на 123ru.net