World News in Italian

Jasmine Paolini, dove vuoi arrivare?-

Ci voleva proprio, questo successo di Jasmine Paolini, vincitrice a Dubai del suo primo WTA 1000. Un’impresa prima di lei riuscita solo a Flavia Pennetta e Camila Giorgi che le vale il numero 14 nel ranking, piazzandola (per ora) al settimo posto nella classifica di sempre delle azzurre, tra Raffaella Reggi e Sandra Cecchini.

Ci voleva proprio, si diceva, così per un paio di giorni (facciamo uno) si può non parlare di… non lo nominiamo, appunto, però ha i capelli rossi e un trofeo Slam in bacheca. E, certo, è anche un grande risultato per Jasmine e che va a riconoscere i meriti suoi e del suo coach Renzo Furlan, il quale aveva iniziato a collaborare con lei già nel novembre 2015 per quanto saltuariamente, diventando poi il suo allenatore a tempo pieno dal 2020. “Fin dai primi giorni con lei mi erano state chiare le sue potenzialità, sia tecniche che attitudinali” spiegava l’ex n. 19 ATP a Supertennis quasi un paio di anni fa, quando per la prima volta Paolini stava assaporando la top 50.

Al pari della ventottenne toscana, nemmeno Renzo svettava tra i colleghi con i suoi 175 cm di altezza, tutt’altro. Per questo, “la chiave di ogni match doveva passare dalla giusta lettura”, una capacità essenziale da trasmettere se la tua pupilla non può evidentemente tirare giù ace a ripetizione. Gran lavoro sulle percentuali al servizio, dunque, e naturalmente sul dritto, un’arma non convenzionale per la 163 cm da Castelnuovo di Garfagnana.

Jasmine stessa ha confermato quello che è sotto gli occhi di tutti, “sto giocando il miglior tennis della mia carriera”. All’età in cui Stan Wawrinka ha vinto il suo primo Slam, potrebbe aggiungere qualcuno in vena di paragoni vagamente insensati che tuttavia riflettono sic et simpliciter la realtà di “maturazioni” differenti tra coloro che giocano a tennis.

Se Paolini e Furlan sono i soli a decidere gli obiettivi e la strada per raggiungerli, noi non possiamo esimerci dal domandarci nel medio-breve periodo dove potrebbe arrivare Jasmine sulla base dei risultati suoi e delle dirette concorrenti nella passata primavera. O, per dirla chiaramente, quanti punti difendono da qui al Roland Garros compreso.

Per quanto riguarda marzo e aprile, i punti in uscita di Jasmine sono appena 28: primo turno a Indian Wells e Miami e ottavi al W60 di Capodistria. I “1000” di Madrid e Roma l’hanno vista assicurarsi complessivamente una sola vittoria; le sconfitte premature l’hanno quindi diretta ai WTA 125, con il secondo turno a Reus e il titolo a Firenze, per un totale di 220 punti in scadenza in maggio. Sono infine 165 tra il Roland Garros, dove nel 2023 è stata sconfitta al secondo turno da Olga Danilovic, e il “challenger della seconda settimana”. In tutto, 413 punti usciranno da qui fino a dopo Parigi.

Con l’aiuto di una tabella, vediamo adesso la situazione le tenniste nella zona di classifica di Jasmine o, per essere davvero onesti, quelle che le stanno di traverso sull’impervio sentiero che porta alla top 10.

Tabella.

Pos.GiocatricePunti al 26/2/2024Punti in scadenza fino al RGDifferenza
9Maria Sakkari3.5658662.699
10Jelena Ostapenko3.5487652.783
11Karolina Muchova3.2751.7651.510
12Daria Kasatkina3.0637412.322
13Beatriz Haddad Maia2.8701.2351.635
14Jasmine Paolini2.7004132.287
15Liudmila Samsonova2.6053312.274

Avendo meno punti in scadenza rispetto a chi le sta davanti e fingendo per un attimo che il tennis si basi solo sulla difesa di quanto fatto 52 settimane prima, è indubbio che Jasmine abbia un certo vantaggio: ha già guadagnato due posizioni senza fare nulla – se nulla fanno anche le altre, chiaro.

Finito il giochino aritmetico, non possiamo non seguire con ulteriore attenzione i suoi prossimi impegni alla luce di quanto dimostrato questa settimana sia in termini puramente di livello espresso, sia di capacità di cogliere delle occasioni favorevoli senza farsi viceversa condizionare negativamente dalla pressione che inevitabilmente producono. Per non parlare della capacità di restare aggrappata al match a prescindere, come la sfida “quasi persa” con Haddad Maia all’esordio o la rimonta finale in… finale con Kalinskaya, fermata a tre punti dalla vittoria. Fermata e anche “fermatasi”, come del resto Anna aveva suo malgrado provato a fare contro Iga Swiatek, ma la numero 1 del mondo non era stata capace di approfittarne. Jasmine, colei che ha insperatamente riacceso i riflettori anche sul tennis femminile nostrano, si è invece fatta trovare pronta.

Читайте на 123ru.net