World News in Italian

Nuovo Ponte Preti, via nel 2025 «Le solite promesse elettorali»

Nuovo Ponte Preti, via nel 2025 «Le solite promesse elettorali»

Mentre Città metropolitana crede ed illustra il progetto, serpeggia lo scetticismo Passato all’Anas, spesa di 34 milioni di euro, il “vecchio” non sarà abbattuto

BALDISSERO CANAVESE

I primi cantieri per la costruzione del nuovo Ponte Preti dovrebbero nascere nell’autunno del 2025. La conferma arriva da Castellamonte dove mercoledì scorso, in Municipio, il cronoprogramma dei lavori è stato presentato mercoledì dal vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo. Presenti i sindaci interessati.

«Terminato l’adeguamento dello studio di fattibilità tecnico-economica, acquisiti i necessari pareri favorevoli in sede di Conferenza dei servizi e assegnato l’appalto integrato, comprendente anche la progettazione esecutiva, entro la fine del 2025 potrebbe aprirsi il cantiere per la costruzione del nuovo ponte sulla Statale 565 di Castellamonte nei pressi di Strambinello, che andrà a sostituire l’attuale infrastruttura, nota come Ponte Preti», ha detto Suppo. Ma la notizia, di portata straordinaria, ha diviso l’opinione pubblica tra chi ha condiviso l’entusiasmo per un’opera storica e chi ha assunto feroci posizioni critiche.

«Siamo alla vigilia di una tornata elettorale. E come succede da una vita a questa parte ecco apparire progetti che, il giorno dopo la proclamazioni dei vincitori e le doglianze degli sconfitti, tornano nel cassetto dove avevano preso polvere per cinque anni. In attesa di venir nuovamente tirati fuori alla bisogna. Il Ponte Preti sul torrente Chiusella è tra questi». Giovanni Battaglino, cittadino castellamontese, in una accesa discussione social sull’annunciata partenza dei cantieri entro il 2025 con una spesa di 34 milioni di euro ricorda, annuncio per annuncio, data per data, tutta la storia del progetto che rivoluzionerebbe la viabilità tra Alto Canavese ed Eporediese visto che di «una strettoia, pericolosa ma indispensabile, che soffoca il regolare flusso dei mezzi di trasporto e delle merci da e per Ivrea, si parla dal 1972». Ora però si parla di una data certa per l’inizio lavori. «Speriamo prima che si verifichi in Canavese una tragedia come il Ponte Morandi a Genova» aveva tuonato l’ex senatore e sindaco di Castellamonte, Eugenio Bozzello, in quella che è stata la sua ultima apparizione pubblica: un convegno organizzato, tre anni fa, per esporre i risultati di uno studio da lui fortemente voluto e commissionato. Bozzello che era stato anche il “padre politico” della Pedemontana, la 565, recentemente passata all’Anas su cui insiste il Ponte Preti tra Strambinello e Baldissero.

I dati dello studio erano allarmanti. Ancor più preoccupanti le fotografie allegate. Ed un numero su tutti: «In media transitano 637 tra tir e motrici e 84 autobus nel giro di dodici ore» e per far capire che questi numeri da autostrada sono realistici Bozzello invitò tutti i politici, dai sindaci ai parlamentari della zona a fare una colazione sul ponte. Era il 13 maggio 2019.

«Senza più muri politici - disse Bozzello - ma uniti per costruire ponti, uniti dalla sola voglia, se eletti, di risolvere uno dei tanti problemi che ormai da troppi anni pesa sulle spalle della povera gente canavesana. Io sono convinto che, se si vuole, insieme si può». Da allora non se ne seppe più nulla se non per le foto e i video che compaiono settimanalmente su giornali e siti locali quando i tir puntualmente s’incastrano bloccando il traffico per ore; e per il report che Città metropolitana invia puntualmente sullo stato di salute dell’obsoleta e inadeguata struttura che fu costruita nel 1920. Pasquale Mazza, sindaco di Castellamonte e consigliere metropolitano delegato ai trasporti. «Una viabilità più moderna significa anche una migliore vita sociale e uno stimolo alle attività economiche. Il nuovo ponte, sulla cui carreggiata due Tir potranno incrociarsi senza problemi, consentirà al nostro territorio di attrarre nuove attività produttive, potendo offrire infrastrutture viarie all’altezza delle esigenze delle aziende».

Il vecchio ponte Preti non sarà demolito e continuerà a garantire l’accesso ad alcuni insediamenti abitativi nel territorio del Comune di Strambinello.

Читайте на 123ru.net