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Crisarà, la procura indaga sulle spese dell’ex segretario dei medici di famiglia: ombre anche sulla gestione del 2023

L’esposto sulle mancate pezze giustificative per circa 100 mila euro per le spese fatte dall’ex segretario della Fimmg Domenico Crisarà è stato presentato in procura alcune settimane fa. È stata aperta una inchiesta, le indagini sarebbero agli inizi e si stanno cercando riscontri sulle voci in uscita citate dall’esposto.

Il presunto ammanco è riferito all’esercizio 2022 e approvato alla fine dell’anno successivo, il 2023, ma ora il sospetto e le verifiche riguardano anche il 2023. Il sospetto è che la gestione potrebbe essere stata più o meno la stessa, tanto da far sospettare altre spese senza giustificativi.

Per ora nessuno si sbilancia anche perché il consuntivo verrà fatto nei prossimi mesi e quindi si ha solo una visione parziale. Dal 6 dicembre scorso il nuovo segretario della Fimmg è Antonio Broggio. Il nuovo esecutivo è oggi composto da medici Vito Bossone, Chiara Salotti e Mariateresa Gallea.

«Allo stato è molto difficile esprimersi sulla gestione del 2023 – assicura Broggio – Bisogna aspettare di avere tutta la documentazione a disposizione. Per quanto riguarda il 2022, come detto, ci sono delle spese non documentate e non autorizzate e altre spese documentate che non erano state autorizzate».

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Ci sono anche degli acquisti su Amazon che vanno spiegati bene. Crisarà nel 2022 ha speso molti altri soldi, ma tutti giustificati: spese per la gestione della sede, per le rate del mutuo della sede, per lo stipendio del segretario, per la consulenza del commercialista e molto altro.

Oltre a lui, la possibilità di spendere con il conto del sindacato dei medici di base ce l’aveva il tesoriere. «La nostra è una operazione di trasparenza – ribadisce Broggio – Se Crisarà avrà modo di giustificare le spese contestate ben venga. Noi non accusiamo nessuno, chiediamo solo che la magistratura veda se la gestione è stata lecita o meno».

«Fimmg Padova ha adottato tutte le misure necessarie per garantire la salvaguardia dei diritti dei medici di famiglia – aggiunge Broggio – Con questa azione, doverosa e necessaria, chiediamo che le autorità preposte vogliano al più presto fare chiarezza su quanto occorso e, nel caso in cui fosse accertato un uso non corretto dei fondi della sezione provinciale di Fimmg, sancirne la restituzione nell’interesse degli iscritti e del sindacato, danneggiati da quanto accaduto. Tutto questo nel rispetto delle regole, dell’etica e della trasparenza che questo sindacato si è da sempre preposto di difendere ed affermare. Per noi è importante che gli associati e la collettività sappiano che condanniamo fermamente qualsiasi comportamento lesivo che possa intaccare l’integrità della sezione soprattutto gli interessi dei medici di medicina generale suoi iscritti e che procederemo nelle opportune sedi giudiziarie fino a quando non sarà ristabilita piena chiarezza sull’accaduto».

Si è svolta il 23 febbraio scorso l’assemblea straordinaria della Fimmg padovana. Si è parlato proprio del cambio della segreteria e a Crisarà, sono stati richiesti chiarimenti sulla sua gestione amministrativa.

Il nuovo tesoriere aveva riscontrato per l’appunto che per numerosi rimborsi non erano stati forniti idonei giustificativi di spesa e che alcune voci di spesa diretta non risultavano coerenti con le attività istituzionali, statutarie, organizzative e di rappresentanza della sezione. «Invitato a fornire chiarimenti su alcune spese Crisarà ha ammesso che molte di esse non avevano un idoneo giustificativo», ha spiegato la Fimmg ieri in una nota.

È ipotizzabile che la procura indaghi anche sugli anni precedenti all’esposto, quindi antecedenti al 2022. Teoricamente potrebbe essere passata al setaccio la gestione di cinque anni passati. Poi la lente potrebbe andare anche all’altra carica che Crisarà riveste, ossia la presidenza dell’Ordine dei Medici.

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