World News in Italian

Il nuovo giallo di Porazzi: una caccia al serial killer con i disegni di Chiaverotti

Si chiama Il re delle fate d’autunno, ma non è un romanzo fantasy: anzi, è un noir che come tutte le trame di Pierluigi Porazzi catapulta il lettore in un’altra dimensione, ben più inquietante e distonica. Stavolta però lo scrittore friulano firma il suo nono romanzo assieme a un nome d’eccellenza del mondo del fumetto: Claudio Chiaverotti, alter ego di Tiziano Sclavi nella creazione di almeno 50 albi di Dylan Dog e oggi padre della seguitissima saga di Morgan Lost, professione cacciatore di taglie, specializzato nella cattura di serial killer.

L’incontro con Porazzi, diventato già con “L’ombra del falco” uno dei maestri italiani del genere noir, era inevitabile: il puzzle si è poi completato grazie a Fabrizio Carcano, che ha voluto inserire l’opera scritta a quattro mani dai due autori nella collana Giungla Gialla che lui coordina per il prestigioso marchio editoriale Mursia di Milano, di cui rappresenta uno dei titoli di punta della stagione.

«Ci siamo incontrati a un festival qualche anno fa e con Claudio si è creata una grande complicità» spiega Pierluigi Porazzi, non nuovo a esperienze di co-scrittura (è del 2017 “Una vita per una vita”, scritto con Massimo Campazzo). E il risultato lo conferma, poiché l’intesa dà vita a un romanzo assai particolare, che mette insieme la visionarietà di Chiaverotti e la corrosività di Porazzi, e che procede in modo sistematico sul binario dell’inversione. Si svolge infatti in una località immaginaria del Friuli che è chiamata Dolcezza, ma che i suoi stessi abitanti definiscono “una fogna di paese”.

Eppure, finiscono per stargli incollati come a una carta moschicida: non riescono a liberarsi pur sapendo che li ucciderà. O con le emissioni di una fabbrica che tutti temono, anche se è la principale fonte di reddito del territorio, o con le oscure presenze che lo popolano.

“Il re delle fate” di cui parla il titolo non è infatti un personaggio fiabesco, bensì un serial killer spietato che prende di mira le ragazze del paese con i suoi orribili delitti, conditi da versi poetici che costituiscono una sorta di firma. Scavando nelle vite delle vittime e dei “soliti sospetti” di questo paese ricco solo di omertà, si scopre che “in fondo alle filastrocche è sempre buio”.

Con una scrittura secca e incisiva, con capitoli brevi e spesso autoconclusivi, i due assi del noir tengono alta la tensione con piglio sicuro, assecondando gli interrogativi del lettore. Riuscirà l’ispettrice Giulia Foscari con il suo “Watson”, il vice Chiarloni, a illuminare questo scenario così fosco per sbrogliare la matassa e restituire a Dolcezza la sua (finta) tranquillità? Nonostante una malattia che la segna, l’investigatrice è una di quelle protagoniste che lasciano il segno e grazie a lei il colpevole sarà assicurato alla giustizia, ma a suon di sorprese si capirà che “basta una notte per cambiare un paese”, ma poi non basta nemmeno una vita per riportare indietro le lancette di una storia che ha imparato a scorrere al contrario, anche se suona terribilmente reale.

Il romanzo è appena arrivato in libreria e sarà presentato in anteprima venerdì 1 marzo alle 18 nella biblioteca comunale di Cividale, in uno dei primi eventi sotto l’egida della neonata Associazione Scrittori Fvg che vedrà intervenire, accanto ai due autori dell’opera, anche Antonella Fiaschi e Mariaelena Porzio. C’è attesa anche per il bis, ossia per la presentazione udinese del 22 marzo alla Libreria Moderna.

Di sicuro la folta schiera degli appassionati della narrativa di genere non si farà sfuggire l’esordio di una premiata coppia del brivido che si dimostra particolarmente ben assortita.

Читайте на 123ru.net