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Manitalidea, all’asta l’ex fonderia di via di Vittorio a Ivrea, dove ha sede Tecnologicamente

IVREA. La sede di Manitalidea in via di Vittorio 29 è in vendita. I commissari straordinari hanno dato il via al bando pubblico per la cessione dell’immobile nell’ambito della procedura del crack di Manitalidea, la società di facility management nata a Ivrea, cresciuta a dismisura e sprofondata in un passivo da oltre 380 milioni di euro. Per acquistare l’edificio che ospitò le fonderie Olivetti servono due milioni e centomila euro e c’è tempo fino al 30 aprile per presentare le offerte; il 2 maggio saranno aperte le buste nello studio del notaio Giovanni Giuliani a Roma.

L’edificio ha una parte degli uffici dedicati all’amministrazione straordinarie e 1.280 metri quadrati affittati al museo laboratorio Tecnologicamente, che da settembre 2021 ha trasferito lì la sua sede a un affitto pari a 3.500 euro al mese. Per Tecnologicamente, la sede di via di Vittorio è ottimale: ampia, spaziosa, di fatto nell’area Unesco. L’edificio dell’ex fonderia è stato radicalmente ristrutturato alla fine degli anni Novanta ed è idoneo per uffici e tutte le attività del terziario avanzato. Il museo consente di essere raggiunto con facilità e ospita mostre e laboratori didattici molto partecipati. Qualche dato per tutti? Nel 2023 il laboratorio museo è stato meta di visita e di attività per 3.500 studenti provenienti da diverse parti, da Modena a Lugano, da Annemasse (Francia) ad Andria. Complessivamente, i visitatori sono stati oltre 7.800.

Ora: il laboratorio museo Tecnologicamente si è trasferito nella sede Manitalidea stipulando un affitto con la procedura commissariale e sa che il suo destino è legato a quello dell’edificio.

Ma cosa potrebbe succedere? Difficile a dirsi, almeno per ora. I commissari straordinari stanno facendo fatica a vendere gli asset di Manitalidea e basti l’esempio di quattro gare deserte per il ramo d’azienda Vistaterra con il castello di Parella che ha già dimezzato il prezzo. Non è detto, quindi, che l’edificio di via di Vittorio, valutato da una perizia 2 milioni e 100 mila euro, sia acquistato entro l’estate. E, qualora lo fosse, quale saranno gli obiettivi dei nuovi proprietari.

Per Tecnologicamente, comunque, una preoccupazione di fondo c’è. A cominciare da oggi e in prospettiva. La Fondazione Natale Capellaro, che gestisce il museo e tutte le attività connesse, non ha assolutamente le risorse di questo tipo. È una fondazione del terzo settore, non ha scopo di lucro, si occupa di diffusione della conoscenza e promozione del patrimonio culturale legato al “saper fare” Olivetti con una grande attenzione ai laboratori didattici. Con il proprio bilancio fa fronte alle iniziative e promuove eventi culturali, ha dato vita al progetto di formazione specialistica dedicata ai giovani La fabbrica dei talenti e tiene aperto il laboratorio museo con oltre 1.500 pezzi sette giorni su sette. Vive di risorse proprie, biglietti, bandi, fino al 2022 di un contributo del Comune di Ivrea non rinnovato malgrado le assicurazioni. Il 2024, sul fronte degli ingressi, per Tecnologicamente potrebbe essere l’anno dei record con 9 mila visitatori, la metà dei quali legati alle attività didattiche. Ma potrebbe essere anche l’anno del grande punto interrogativo. La situazione è ben chiara alla Fondazione Capellaro. Giuseppe Rao, consigliere di amministrazione della Fondazione Capellaro e tra i fondatori del laboratorio museo, ormai una ventina di anni fa, sottolinea: «Senza la sede di via di Vittorio, per Tecnologicamente si apre la prospettiva di un non futuro. La Fondazione è un ente del terzo settore, con un bilancio che ogni anno è miracolosamente in pareggio e - pur in presenza di un diritto di prelazione - non ha i mezzi per l’acquisto dell’immobile».

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