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Banda delle Bmw a segno nel Miranese: rubati volanti, cruscotti e display

La banda dei ladri di componenti d’auto di lusso arriva anche nel Miranese. Dopo le decine di colpi messi a segno nei mesi scorsi nel Veneto orientale ai danni di Audi, Mercedes, Bmw, scattano ora le prime denunce ai carabinieri anche nel Miranese.

Un colpo, la scorsa settimana, a Spinea. Un altro, ai danni di due Bmw appartenenti alla stessa famiglia, marito e moglie, nella notte tra venerdì e sabato in via Fapanni, una delle strade del quartiere residenziale Noale 2. La coppia resterà appiedata per settimane, in attesa del rifornimento dei pezzi di ricambio. Danni stimati superiori agli 11 mila euro.

«Io ho una Bmw serie 1, modello 118 d, immatricolata l’anno scorso, ma a mia disposizione da due mesi» racconta Loris P. «Mia moglie un’altra Bmw serie 1, una 116d di sei anni. Quando stavo per salire mi sono accorto che avevano rotto il finestrino posteriore destro».

Era solo l’inizio dell’incubo. «Quando mi sono seduto ho visto il disastro che avevano fatto all’interno» continua «Mi hanno portato via tutto: modulo airbag lato guida, cruscotto digitale, display navigatore e computer di bordo, console centrale con leva cambio e i-drive, hanno tagliato alcuni cablaggi. Hanno rotto il finestrino fisso posteriore destro per aprire l’auto. L’ammontare del danno è stimabile in 9 mila euro circa. E non so ancora quando potrò tornare a guidare l’auto».

È andata leggermente meglio alla moglie. «Nella sua hanno rubato il volante intero, e hanno rotto alcuni cablaggi. L’ammontare del danno, non lo so ancora, ma credo superi facilmente i 2 mila euro».

Un caso tipico del modus operandi di queste bande: alle auto prese di mira vengono asportati i cruscotti e le plance di comando. L’ipotesi più accreditata è che questi siano poi venduti all’estero. Spesso i ladri riescono a mettere fuori uso gli allarmi di auto e abitazioni ed effettuano i loro colpi in pochi minuti.

Due o più persone individuano l’auto di lusso delle marche prescelte, quasi sempre Mercedes e Bmw, disattivano l’allarme e smontano in brevissimo tempo l’intero cruscotto per poi caricarlo in un furgone e dileguarsi. La merce rubata finisce sul mercato nero, spesso all’estero.

Difficile, purtroppo, che vengano presi dalle forze di polizia, nonostante indagini e ricerche serrate.

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