La mantovana Flora Rabitti porta il suo Giappone alla Settimana della Moda
Milano chiama Tokyo, Londra, Parigi… e Mantova. Con il brand “Florania” approda anche quest’anno alla Settimana della Moda la stilista mantovana Flora Rabitti che nella capitale del fashion ha presentato la sua nuova collezione autunno-inverno 2024. Una collezione che ha una doppia cifra di mantovanità: a confezionare i capi disegnati dalla stilista è stato il laboratorio sartoriale DrittoFilo.
Capi sartoriali
L’anteprima si è svolta martedì 20 febbraio nel cuore di una delle zone più trendy della città, via Paolo Sarpi, l’arteria principe del Chinatown district di Milano, scegliendo un insolito karaoke-bar infra-dimensionale.
Romantico e grinta, effimero e riciclo, capi sartoriali con intarsi e impalpabili sottovesti in collage creati da camicie da notte e kimoni vintage, denim aerografati, tessuti speciali e cachemire riciclato. È questo il mix originale dell’atelier che fin dalla nascita, nel 2021, coniuga l’estetica all’innovazione sostenibile: «Ogni capo, ogni accessorio, è cucito in Italia, seguendo una catena produttiva esclusivamente in atelier sociali: main partner, Atelier Drittofilo a Mantova, la città natale della designer» spiega la presentazione.
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Designer e illustratrice
Flora Rabitti, 31 anni, creative director, fashion designer e illustratrice, si è lasciata ispirare dalla dimensione onirica (quella che celebra il romanzo di Haruki Murakami 1Q84) e dai costumi di Michiko Kitamura nel film Ichi The Killer (Takashi Miike, 2001), attinge al New Romantic e al Punk, crea personaggi con un'interpretazione sfumata delle norme di genere nell'abbigliamento. Con un richiamo costante alla tradizione tessile giapponese.
Assieme alle ispirazioni, anche le sinergie arrivano dall’Oriente: partner per la ricerca tessile e produttiva sono una associazione no profit di Tokyo che ha fornito tessuti artigianali giapponesi, e una corporation di Kyoto che stampa senza l’utilizzo di acqua con un’innovativa stampante.
Lifestyle brand
Un altro aspetto della collezione riguarda la ricerca di tessuti e filiere responsabili e un ulteriore partner è stato un lifestyle brand orientato a soluzioni in armonia con la natura che ha fornito i capi di jersey certificati, customizzati per il brand. Anche per gli accessori Flora Rabitti ha seguito la stessa ispirazione di riuso dei materiali: elementi metallici decostruiti, come chiusure per borse, cravatte punk e cinture, in collaborazione con una designer di gioielli.
E lo stesso DrittoFilo, l’atelier mantovano che ha cucito i prototipi della collezione, è nato proprio sul principio del riutilizzo delle stoffe.
Obiettivo ottobre
Dopo aver vestito la cantautrice Elisa nel tour 2021, ora Flora Rabitti guarda a nuove prospettive, arrivate con questa edizione della Settimana della moda: «Abbiamo lavorato molto, ma anche ottenuto molto – riferisce, felice – abbiamo firmato con un distributore internazionale per le campagne vendite a Milano, e spero anche a Parigi; abbiamo una collaborazione con Max&Co per una capsule che uscirà in ottobre, un progetto con Swatch e a settembre ci sarà il terzo kit per l’Udinese».
A Milano il successo scintilla sulle pareti scure del karaoke-bar dove si proiettano i fondali disegnati da Flora con le foto dello shooting. E a brillare sono anche gli occhi della giovane stilista.