Acm in salute: e a -6 fa ancora freddo
Non è andata come speravano i 500 tifosi al seguito e la grande mole di gioco del Mantova stavolta non è bastata ad andare oltre un pareggio che significa farsi rosicchiare due punti dal Padova, ora a -6 a 10 giornate dalla fine. Il vantaggio resta però cospicuo e da quelle parti fa ancora freddo. Com’era successo in altre rare circostanze (l’Acm ha vinto 21 gare su 28 finora), l’inciampo di Novara non crea allarmismo perché arriva al termine di 90’ dominati da Burrai e compagni.
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Alla squadra di mister Possanzini manca poi anche un rigore netto, non fischiato dall’arbitro Perri per un’evidente spinta in area di Di Munno su Brignani. Episodio, questo, che non deve indurre al vittimismo ma che va sottolineato con forza, specie a fronte dei tanti penalty (non tutti limpidissimi) concessi nelle ultime settimane al Padova.
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La morale della favola è che la squadra è parsa comunque in salute e questo è ciò che conta guardando all’immediato futuro. I tifosi l’hanno capito, applaudendo i biancorossi come dopo le più belle vittorie.
Siamo arrivati a uno snodo cruciale del torneo, quello dei tre impegni che Mantova e Padova dovranno affrontare a partire da sabato: a Vercelli, in casa con la Virtus Verona e a Crema si giocheranno una bella fetta di serie B mentre i rivali (che mercoledì giocheranno anche in Coppa Italia) saranno domenica in casa del Renate, poi all’Euganeo contro il rinato Vicenza e infine a Gorgonzola contro la Giana.
Adesso c’è da dare tutto ciò che si ha in corpo e il gruppo (leggi turnover) diventa fondamentale. Nei precedenti turni infrasettimanali l’Acm ha sempre fatto bottino pieno: riuscirci ora varrebbe mezzo salto di categoria. Finale per gli scaramantici: il Mantova pareggiò 1-1 a Novara con Corso e con Di Carlo negli anni delle promozioni. Hai visto mai...