World News in Italian

I bozzetti firmati dalla pavese Wally Passoni su manifesti e riviste della Fashion Week

I bozzetti firmati dalla pavese Wally Passoni su manifesti e riviste della Fashion Week

foto da Quotidiani locali

PAVIA. Si conclude MARTEDì a Milano la "Fashion Week", con oltre settanta sfilate di moda per mettere sotto i riflettori le collezioni che faranno battere il cuore alle donne nel prossimo autunno/inverno 2024-2025. Un'occasione imperdibile per gli addetti ai lavori provenienti da ogni parte del mondo. E un'occasione imperdibile anche per la pavese Wally Passoni, che ha visto tre suoi bozzetti di alta moda finire sui manifesti e sulla rivista "Mag Magazine" digitale sull'Italia che crea e produce.

Wally ha vent'anni ed è una studentessa dell'Ipsia di Pavia, dove ha scelto di seguire l'indirizzo "Industria e artigianato per il Made in Italy". Si è trasferita all'Ipsia da due anni, proveniente dal liceo artistico cittadino. «L'indirizzo di studi che sto seguendo mi piace tantissimo – spiega Passoni – è un peccato che dell'Ipsia si parli spesso come di un istituto che accoglie gli studenti che non hanno voglia di studiare, in realtà forma tantissimi bravi professionisti non solo nel mio settore, ma anche ottimi meccanici e odontotecnici».

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14101377]]

Wally, la tua è una passione che hai sin dall'infanzia?

«Sì. Io ho sempre avuto interesse per l'arte in genere, dalla fotografia al disegno. Da adolescente poi sono stata affascinata dall'idea di poter creare un abito da zero, coi tessuti di scarto in casa disegnavo e cucivo vestiti per le bambole ma anche per me. Il sogno è diventato quindi poter fare la fashion designer. Ed è su questo fronte che ora sto concentrando tutti i miei sforzi, studio tanto perché voglio assolutamente farcela».

Solo alta moda femminile?

«No, mi piace creare di tutto. I bozzetti scelti per questa occasione sono tre relativi all'alta moda femminile, ma amo anche il cosiddetto "streetwear" e disegnare abiti da uomo».

E' una grossa soddisfazione vedere i propri bozzetti girare ovunque sui social... «Molto davvero. Ringrazio il mio istituto e gli insegnanti perché stanno credendo in me e nella mia arte. Ho un portfolio coi bozzetti realizzati in anni di passione e loro, quando lo hanno visto, mi hanno appoggiato molto. Dopo la maturità andrò all'Accademia di Fashion Design, che apre le porte al mondo del lavoro. Devo ancora scegliere tra le sedi di Brescia, Rimini o Perugia».

Quali sono i "brands" per cui vorresti lavorare?

«Mi piace tantissimo lo stile di Prada e Diesel, ma in generale tutti i marchi italiani, perché l'Italia è davvero la patria della moda».

E chi sogni un giorno di poter vestire?

«Mi piacerebbe tantissimo vestire Rihanna; amo il suo stile e il suo modo di fare, l'ho sempre vista come una donna forte e indipendente nonché come icona della moda».

Sanremo si è concluso da poco ed è stata anche una passerella di abiti di gran moda. C'è qualche esemplare che ti ha colpito in particolare?

«Sì, un abito di Dolce e Gabbana indossato da Annalisa: era nero con una scollatura a V lunga fino alla vita. E uno spacco alto che lasciava intravedere il reggicalze. Esaltava la sua femminilità».

Un'ultima domanda. Che cosa rappresenta per te l'arte in genere?

«L'arte è emozione allo stato puro, perché consente di "raccontarti" agli altri creando qualcosa dal nulla. E sinceramente nei periodi più difficili della mia crescita posso dire che mi ha salvato la vita». Daniela Scherrer

Читайте на 123ru.net