World News in Italian

La partita del tifo (Sassuolo)

Una rubrica a cura di Claudio “Freccia” Si gioca quest’oggi, sabato 24 febbraio 2024, alle h.15, al “Mapei Stadium-Città del Tricolore” di Reggio Emilia, questo importante e interessante scontro diretto per la salvezza, valido per la ventiseiesima giornata, settima del girone di ritorno, del massimo campionato italiano di calcio 2023/2024. Gli spettatori ufficiali presenti sono […]

L'articolo La partita del tifo (Sassuolo) proviene da PianetaEmpoli.

Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Si gioca quest’oggi, sabato 24 febbraio 2024, alle h.15, al “Mapei Stadium-Città del Tricolore” di Reggio Emilia, questo importante e interessante scontro diretto per la salvezza, valido per la ventiseiesima giornata, settima del girone di ritorno, del massimo campionato italiano di calcio 2023/2024. Gli spettatori ufficiali presenti sono 12.774, il meteo è imbronciato, con pioggia per piccoli tratti. Tutto sommato lo stadio presenta un buon colpo d’occhio. L’Empoli viene da cinque risultati utili consecutivi, in cui ha raccolto nove punti, tutti con Davide Nicola in panchina. Mentre il Sassuolo è reduce da un solo punto nelle ultime cinque partite. Ancora una volta l’Empoli a Reggio Emilia si dimostra combattivo, grintoso, indomabile. Va in vantaggio con un colpo di testa di Luperto all11°, viene raggiunto su rigore al 54° dall’ex Pinamonti, torna a sua volta su rigore in vantaggio con lo specialista Niang, da poco entrato, al 64°, il match ritorna in parità con Ferrari al 77°, ma poi al 94° Bastoni, sempre di testa come Ferrari, sigla il 2-3 con una zampata vincente che regala tre punti importantissimi all’Empoli.

Un Empoli seguito in massa dai suoi tifosi in quel di Reggio Emilia. Infatti sono ben 765 i biglietti venduti a Empoli in settimana in tutto, di cui una 50ina forse più per la Tribuna Laterale Sud. Numeri quindi davvero ragguardevoli per una trasferta sicuramente tra le più partecipate degli ultimi anni. I tifosi azzurri, in maggior parte ultras, si sono mossi con alcuni pullman e diverse macchinate, a creare una specie di serpentone azzurro. La tifoseria azzurra allestisce una bella coreografia con tenuto a mano uno striscione, quasi alla base del settore ospiti, in bello stile, con la scritta “Avanti Empoli”, bianca su sfondo azzurro e nero, con dietro molti dei presenti, che sventolano tantissime bandierine bianche, celesti, azzurro scuro, più alcuni bandieroni e qualche fumogeno bianco acceso. Per un bell’effetto davvero. Il tifo corale comincia poi nel più classico dei modi, un bel “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem…”. Molti sono gli occasionali e il tifo inevitabilmente ne risente. Nel fare il gol dello 0-1 capitan Sebastiano Luperto sbatte la testa contro il palo e la curva ospiti alza il coro “Un capitano, c’è solo un capitano…!”. Seguiranno tanti altri cori, come “Lotta con il cuor fino al novantesimo…”, “Empoli alé alé canto solo per te…”, e il classico di tutte le partite fuori casa “…E quando andiamo in trasferta portiamo dietro il nostro orgoglio…”, che vengono piuttosto bene. Finisce il primo tempo sul coro “Empoli calcio…”, poi, all’inizio del secondo tempo, avviene quello che è un po’ un difetto congenito del tifo azzurro: ci si attarda nell’intervallo in chiacchiere, al bar, in bagno e, per i primi cinque minuti della ripresa il tifo non esiste e si deve riassettare, per poi ricominciare piuttosto bene, anche se alcuni cori, come del resto successo anche nel primo tempo, non vengono come dovrebbero venire visto il numero notevole dei presenti.

Nella parte superiore e ai lati non si canta o si canta poco, nonostante l’impegno dei lanciacori. Dopo l’1-1 sotto il settore ospiti, gli ex Pinamonti e Bajrami non si comportano molto bene, col primo che porta le mani agli orecchi e il secondo che si lascia andare a gesti platealmente poco amichevoli, dimostrando un rancore poco comprensibile. Cosicché gli ultras azzurri rivolgono all’albanese lo spontaneo coro “Bajrami pezzo di mer..”. Si susseguono altri cori, come “Alé alé alé l’Empoli alé…” e “Forza azzurro facci un gol”, finché il gol del 2-3, a tempo scaduto, arriva davvero, facendo esplodere letteralmente la Maratona in formato trasferta, e che porta ad una vittoria a quel punto ormai inaspettata. Il settore è in ebollizione e canta di continuo a squarciagola “E’ una vita che vivo insieme a te, per la mia città io canterò, non c’è diffida che ci fermerà, della Maratona siam gli ultrà…”. La gente abbraccia il vicino di posto anche se sconosciuto, c’è un bellissimo clima, sono 12 punti in sei partite adesso con Nicola in panca, una media da Champions League si può dire. E’ attivo anche il settorino in Tribuna (vedi sopra), anche loro fanno casino e si fanno sentire, mentre si alza il coro “Salta la panchina oh Dionisi salta la panchina”, riferito ovviamente all’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi, lasciatosi anche lui in malomodo con l’Empoli, nel 2021, che la panchina la salta davvero. La sconfitta di oggi le sarà fatale: al suo posto verrà chiamato momentaneamente il mister della Primavera Emiliano Bigica. Il livello del tifo azzurro è anche quest’oggi da ritenersi più che buono. Voto: 7,5.

I tifosi del Sassuolo nella loro Curva Sud sono oggi più del solito (almeno una cinquantina in più): evidentemente l’ormai vecchia rivalità tra le due tifoserie richiama molte persone. La partita è sentita più delle altre ed all’entrata delle squadre in campo si accendono diversi fumogeni verdi. Il gruppo di ultras, spostati sul centrodestra guardando la curva, si vede agitarsi per buona parte della partita, effettua dei buoni battimano, ma in realtà non li si sente molto. Uno dei primi cori effettuati è “Noi vogliamo questa vittoria!”, che, manco a farlo apposta, coincide più o meno al momento dello 0-1 empolese. L’impegno, la grinta e la tenacia non fanno loro difetto, anche se si sentono poco. Ad inizio secondo tempo alzano il coro “La gente vuol sapere chi noi siamo, e noi glielo diciamo…!”. Al gol del 2-2 accendono un fumogeno verde, e sono comunque vivi più del solito, alzando altri cori. Sono determinati e piuttosto compatti, sembrano migliorati e sventolano anche uno-due bandieroni. Per loro il gol di Bastoni al 94°, con tanti che pensano ormai che la partita termini 2-2, è una vera e propria…bastonata. La prova del tifo sassolese è quest’oggi da considerarsi sufficiente. Voto: 6.

Uno sguardo altrove: Al “Dall’Ara” di Bologna si gioca di venerdì sera davanti a un buon pubblico l’anticipo BOLOGNA-HELLAS VERONA. I veronesi arrivano davvero in buon numero, nonostante si giochi di venerdì alle 20,45, la classifica invero deficitaria e la nota crisi societaria, per una trasferta comunque certo non tra le più lontane. Più di una volta mandano a quel paese i bolognesi, che rispondono a loro volta. Eseguono un buon tifo cantando i loro classici cori, facendosi ben sentire, come “E quando i blue saranno in ciel io vorrei essere con loro…”, “Verona Verona Verona dai Verona Verona Verona…” e, sotto il definitivo 2-0, “Non vi lasceremo mai soli, insieme a voi sarem…”, dimostrando molto attaccamento. Esposto lo striscioncino “Cristiano tra noi”, sempre presente in casa, sopra l’unico striscione “Hellas Army” che portano in trasferta. Bellissima sciarpata, accompagnata da tanti bandieroni e fumogeni dei bolognesi all’ingresso delle squadre in campo. Il volume dei loro cori è sempre piuttosto alto, sono belli compatti. Bel tifo specie ad inizio secondo tempo, sul 2-0 ancora fumogeni accesi e bandieroni alti. Alle 18, preserale del sabato, si gioca SALERNITANA-MONZA, con buona presenza monzese, data anche la distanza, compatta e colorata, con alcuni bandieroni e stendardi ed un tifo piuttosto buono. I padroni di casa sono encomiabili come sempre, tantissimi i bandieroni a sventolare, cori alti, ma la partita, purtroppo per loro, termina 0-2 e la squadra a fine gara è contestatissima dal suo pubblico. La Salernitana, rivoluzionata al mercato di gennaio, rimane ultima piuttosto staccata dalle altre compagini che lottano per la salvezza. 18.560 gli spettatori ufficiali.

L’anticipo del sabato sera è GENOA-UDINESE. Buona presenza friulana davvero, oltre 400 al seguito, considerando tutto, distanza e collocazione poco buona della partita, anche se tra le due tifoserie esiste ormai da diverso tempo un buon gemellaggio. Si comportano piuttosto bene al “Ferraris-Marassi”, sono molto colorati con diversi bandieroni, torce, striscioni e pezze dei Gruppi ultras, anche se la bolgia genoana sovrasta non di poco gli udinesi. Striscione “Ultras Udine” presente coi fratelli gemellati aretini in Spal-Arezzo del 23 febbraio scorso. Notevole davvero il tifo dei padroni di casa, con fumogeni accesi all’inizio ed a più riprese durante la partita, soprattutto rossi. Tantissimi i bandieroni che sventolano soprattutto in Gradinata Nord, primo anello. Tante bandiere anche nei Distinti. Le due Gradinate effettuano una bellissima sciarpata. Tra i cori meglio riusciti “Vinci per noi magico Genoa” e “Forza Vecchio Cuore Rossoblù!”. Il risultato di 2-0 inguaia i friulani, mentre dà una classifica tranquilla al Grifone. 31.126 gli spettatori ufficiali. L’abituale lunch-match della domenica è JUVENTUS-FROSINONE. Dalla Ciociaria arrivano al fianco del Frosinone 538 tifosi, un buon numero quindi, ma normale, senza alti picchi, il loro tifo. Piuttosto buono quello della Curva Sud juventina, che sventola molti bandieroni ed espone tantissime pezze. Il 3-2 agguantato al 95° da Daniele Rugani consolida il secondo posto dei padroni di casa e mette nei guai il Frosinone, ormai ex squadra rivelazione, con 5 punti nelle ultime 12 partite. 40.719 gli spettatori ufficiali. Alle 15 domenicali si gioca CAGLIARI NAPOLI, coi partenopei che vengono dalla magica sera di mercoledì 21 febbraio scorso in Champions League (1-1 col Barça al “Maradona”). Pur nel clima di festa, con la Curva B che organizza una bella coreografia dividendo il secondo anello a scacchi bianchi e celesti, una pezza del Barcellona è finita in mano napoletana. A Cagliari i campani straripano nel settore ospiti esponendo alcuni striscioni dei Gruppi e la scritta su due piani “Tu sei l’orgoglio di chi è napoletano”, in ricordo di zio Padella, nell’anniversario della sua scomparsa, avvenuta due anni fa, storico ultrà del Gruppo “Brigata Carolina” e simbolo del rione “Quartieri Spagnoli”. Viene mostrato, come quasi sempre in trasferta, lo stendardo “Napoli colera”. I cagliaritani offrono poche note di colore, a parte qualche bandierina, un fumogeno e una bella, fitta sciarpata; soprattutto mancano pezze e striscioni, in segno di protesta visto che le innocue pezze “S.C. 1987” ed “Assenti presenti” non vennero fatte entrare dalle solerti forze dell’ordine in quel di Udine il 18 febbraio scorso. Rivolgono agli ospiti più volte l’ironico coro “A braccetto con le baresi!” (Napoli e Bari hanno lo stesso padrone: De Laurentiis). La spinta della “Unipol Domus” porta al pareggio in extremis del Cagliari, che mantiene, pur nella criticità, intatte speranze di salvezza. 16.382 gli spettatori ufficiali.

Alle 18 della domenica si gioca al “Via del Mare” LECCE-INTER, con gli interisti che ovviamente occupano tutto il settore ospiti, con gli ultras al piano inferiore. Piuttosto buono il loro tifo ma niente di trascendentale. Bella la bandiera con la scritta “Non ci vedi ma ci siamo” e la pezza “Fcmi 8 marzo 1908”, data di nascita dell’Internazionale Football Club. Festa grande nel settore ospiti per la larga vittoria, con l’immancabile coro “E se ne va, la capolista se ne va…”. Fuori da San Siro a Milano esposto nei giorni scorsi lo striscione “Fino all’ultimo hai avuto un pensiero per noi, noi avremo sempre un pensiero per te. Ciao Andy”, in memoria di Andreas Brehme, che ha indossato con profitto la maglia nerazzurra dal 1988 al 1992 ed è stato uno dei maggiori artefici dello scudetto dei record di Trapattoni nel 1988/89; è scomparso a Monaco di Baviera il 20 febbraio 2024. I leccesi espongono lo striscione “Pisa 23.02.24, sbirro non chiedermi perché ti odio”, accompagnato da un fumogeno rosso, condannando le cariche delle forze dell’ordine verso gli studenti, picchiando donne e minorenni all’Ateneo di Pisa, solo perché hanno manifestato a favore del popolo palestinese oppresso. Eseguono un buon tifo, ma da loro ci si può aspettare di più, anche se alcuni cori vengono bene. Al termine del match contestano la squadra, adesso messa non troppo bene in classifica, con il classico coro “Fuori le palle, tirate fuori le palle…”. 27.910 spettatori ufficiali. Posticipo della domenica sera e match-clou del 26° turno è MILAN-ATALANTA. Bergamaschi presenti in massa al “Meazza-San Siro, anche se si sentono piuttosto poco (sull’1-0 “Alé alé alé Bergamo alé…”) sono massicci, offrono diversi battimani e sventolano tante bandiere. Formano un bel corteo compatto di avvicinamento allo stadio. Tifo milanista come sempre molto buono, per non dire ottimo, tantissimi i bandieroni sventolati, tanta voce e grinta, ma l’1-1 finale sta stretto al Milan, che vede allontanarsi il secondo posto. 71.264 gli spettatori ufficiali.

L'articolo La partita del tifo (Sassuolo) proviene da PianetaEmpoli.

Читайте на 123ru.net