Maltempo in Istria: violente mareggiate da Abbazia ad Arbe
FIUME Siamo alle solite, con la sciroccata dell’altro giorno che ha causato problemi a non finire lungo le coste dell’Adriatico orientale. Si sta facendo la conta dei danni, che hanno riguardato varie località, popolari centri di villeggiatura. Prendiamo ad esempio Abbazia, dove le condizioni meteo-marine sono state pessime, flagellando tutto il litorale. È stata una situazione, quella abbaziana, ben peggiore rispetto alla vicina Fiume, dove moto ondoso e scirocco hanno sì preoccupato i proprietari di imbarcazioni e altre strutture a contatto con il mare, ma senza che si registrassero danni di una certa entità.
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Non così nel capoluogo liburnico, flagellato per ore dal maltempo, che ha divelto porzioni di cemento dello stabilimento balneare Slatina, in centro città. I marosi, abbattutisi con una veemenza straordinaria, hanno danneggiato il rinomato bagno pubblico, sottoposto a riparazione per le conseguenze della mareggiata di pochi mesi fa. Diverse le spiagge abbaziane che hanno dovuto fare i conti con pietre, alghe e rifiuti vari portati dalla sciroccata. Danneggiato anche il lungomare Francesco Giuseppe I.
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A Crikvenica, centro turistico una quarantina di chilometri a sud - est di Fiume, la sfuriata ha fatto colare a picco diverse imbarcazioni, mentre altre si sono inclinate a causa della grande quantità di acqua finita a bordo. L’identico quadro ha riguardato la vicina Novi Vinodolski, anch’essa località di villeggiatura molto in voga e dove il mare ha fatto affondare alcuni natanti. Interessante rilevare che lo scirocco ha provocato la chiusura del segmento di Litoranea adriatica fra Novi Vinodolski e Segna, tratta che raramente viene interdetta alla circolazione da questo vento di sud - est. Quasi sempre accade invece che la Litoranea venga chiusa per la bora.
Neanche Arbe, capoluogo dell’omonima isola nordadriatica, è stata risparmiata dallo scirocco. La forza della natura è stata tale che una parte della riva arbesana è stata quasi sollevata. Le folate di vento hanno schiantato pure un cipresso, finito sulle strutture di un ristorante, danneggiandolo.
Nulla di preoccupante stavolta a Cherso, Lussinpiccolo, Lussingrande e in altri abitati di questo arcipelago, anche perché la mareggiata era stata annunciata dai meteorologi e nessuno si è azzardato nel tentare una battuta di pesca al calamaro, ai pagelli o alle orate, delle specie che nelle ultime settimane stanno dando parecchie soddisfazioni ai pescatori.
Giorni di passione, dovuti al maltempo, hanno riguardato anche la Dalmazia, dove le raffiche di scirocco hanno raggiunto e superato i 120 chilometri orari. Danni sono stati rilevati a Stretto (Tisno), abitato situato a cavallo fra la terraferma e l’isola di Mortero, e ai Castelli spalatini. Durante la mareggiata sono andate in tilt nel Quarnero e in Dalmazia parecchi collegamenti di traghetto e catamarano, come pure la linea che unisce Lussinpiccolo, Unie, Sansego e Canidole, servizio espletato dalla piccola nave Unije.
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