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Giò Di Tonno è Capitan Uncino: Peter Pan sbarca al Rossetti di Trieste

TRIESTE Torna il musical Peter Pan al Rossetti, martedì 27 e mercoledì 28 febbraio, e questa volta tutti impazziscono per Capitan Uncino. Il cattivo di “Peter Pan” è infatti interpretato da Giò Di Tonno e tiene in scacco i fan, che dopo averlo amato come il dolce e povero Quasimodo innamorato in Notre Dame de Paris, ora lo ritrovano nei panni di un personaggio uscito dalla penna di James Matthew Barrie.

«Sono meno cattivo di tutti i buoni - spiega Giò Di Tonno sorridendo - in questa nuova versione del musical il mio personaggio ha fatto qualche ulteriore passo verso la versione cartone animato ed è forse più buffo che cattivo».

E lui, dopo avere interpretato per anni una partitura scritta da un cantautore come Riccardo Cocciante, è passato bene alle musiche scritte da un artista dalla vena rock come Edoardo Bennato. «Lo amavo da ragazzino, quando ascoltavo tantissimo i cantautori italiani e quindi è stato bellissimo ritrovarlo ora. Il suo cinismo, il suo sarcasmo e la sua vena ironica inserite nelle sue canzoni di denuncia mi hanno sempre colpito e forse anche questa conoscenza pregressa mi ha fatto sentire comodo nell’affrontare il ruolo. Certo, a livello di canto mi sono impegnato parecchio, perché sono solito interpretare arie che hanno un respiro più ampio, ma Uncino ha il pregio di esaltare le doti attoriali di chi lo interpreta e io ne sono felice. Ho l’opportunità, per la prima volta, di mostrare un lato di me che forse solo in alcuni miei live da solista il pubblico ha potuto intravedere, più libero e divertente».

Di Tonno ha due figli, che hanno accolto con felicità il passaggio da Quasimodo a Uncino. «Quando ha saputo che sarei stato Uncino, il più piccolo è impazzito di gioia. Stava entrando nella fase “Peter Pan” come molti suoi coetanei, appassionandosi alla storia e ai personaggi e lanciandosi in prove di volo sul divano di casa. Per lui, questo mio ruolo, è motivo di grande orgoglio. Un giorno, quando gli ho chiesto quale personaggio avrebbe voluto fare lui se avesse potuto salire in palcoscenico, ha scartato subito Peter, o i fratelli di Wendy, perché non voleva litigare con me. Mi si è riempito il cuore a sentirlo rispondere così. Abbiamo quindi concordato che potrebbe essere un ottimo Spugna e mia mamma gli ha confezionato un costume del personaggio. Finora non ci sono riuscito ma in alcune delle prossime tappe farò in modo di portarlo davvero sul palco con quell’abito. L’altro, che invece ha ormai dieci anni, è già uscito da questa fase, quindi ha reagito in modo diverso» racconta l’artista.

In un periodo in cui in Italia ci sono in tour molte produzioni di musical, anche Di Tonno, che ha vinto un festival di Sanremo, nota un miglioramento nelle proposte. «Amo andare a vedere gli spettacoli e ho notato da tempo un costante aumento del livello dei performer. Da un lato penso che le scuole che sono state aperte abbiano contribuito molto a garantire una preparazione sempre più elevata, dall’altro noto con piacere che da una iniziale omologazione degli artisti, ora c’é più spazio per lasciare libera la loro personalità. A questo penso che abbiano contribuito anche le occasioni di lavoro con artisti che hanno background diversi, come il mio. Ora chi vede gli spettacoli trova una maggiore espressività attoriale e corporea ma anche maggior rigore, pulizia e cura negli allestimenti» dichiara.

Per tutti coloro che lo vedranno a Trieste, dove lo attendono tre repliche quasi tutte sold out, Di Tonno spiega che sarà un allestimento rivisitato e ancora più divertente. «Peter Pan fa tornare tutti bambini, al tempo in cui si aveva voglia di sognare, sperando in un mondo fantastico» assicura.

Non mancano che poche ore e da oggi il pubblico potrà cercare la seconda stella a destra, nel firmamento del Rossetti, per raggiungere l’Isola che non c’è.

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