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Fontana fa il tifo per il Fracassi bis a Pavia: «Ha lavorato bene, va ricandidato» 

Pavia. Fontana fa il tifo per Fracassi. Che incassa l'endorsement del presidente della Regione per la sua ricandidatura ma si rimette comunque «alla volontà delle segreterie provinciali». A loro volta decise a continuare le trattative alla ricerca del nome giusto per il centro destra, nonostante l’uscita del governatore lombardo a favore del sindaco uscente perchè il «lavoro da fare è ancora tanto».

Le parole di Fontana

Intanto, però, a dare una scossa al centro destra provinciale ci pensa, appunto, Attilio Fontana. Ieri a margine della presentazione dei dati dell'Assintel Report, osservatorio sul mercato Ict e Digitale, il governatore della Lombardia ha detto parole di stima per Fabrizio Fracassi, su cui il centro destra non ha ancora sciolto le riserve per un suo secondo mandato. «Il sindaco a Pavia ha fatto un ottimo lavoro – ha chiosato il presidente della Regione a proposito del suo compagno di partito –. Sono convinto che un errore che commettiamo è arrivare con un candidato condiviso ma un po’ tardi perché se trovato «all'ultimo momento rischia di non essere conosciuto».

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Parole che, ovviamente, hanno fatto piacere a sindaco uscente. «Con Fontana in questi anni abbiamo lavorato benissimo – spiega dopo aver incassato il complimenti –. Nel 2019, quando Fontana venne a Pavia, non rimase particolarmente colpito dalla nostra città e dalla nostra provincia per la sua vitalità, diciamo così. Dopo quasi cinque anni le cose sono molto cambiate e la nostra città ha mostrato il suo lato migliore».

Fracassi incassa l’endorsement di Fontana, ma non lo fa per se stesso. «Se mi ricandido? Non dipende da me – asserisce –. Ci sono le segreterie al lavoro per questo. Io sono tranquillo e con la coscienza a posto. Dico solo che ho lavorato tanto e sto lavorando ancora per la mia città. E il lavoro è da finire. Ma la decisione non dipende da me». Glissa sui rapporti difficili, spesso, con gli alleati: «Succede a tutti, soprattutto alla fine di un primo mandato. Pavia è una città difficile, chiedere a Depaoli, Cattaneo e Capitelli». Insomma le fibrillazioni del centro destra le considera «fisiologiche». E’ sibillino sul suo futuro, ribadendo che «decideranno i partiti chi candidare, e poi gli elettori chi votare». Non lo preoccupa il vento che forse sta cambiando (vedi il caso Sardegna) «perchè al Nord quando il centro destra è unito vince». Ma è inutile estorcergli qualche informazione in più: «Se non m i ricandidano? Vuol dire che avrò più tempo per la mia famiglia, che ho sacrificato in questi anni mettendo davanti la mia città».

La reazione del centro destra

L’appoggio di Fontana viene registrato dai referenti provinciali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma nulla più. «Rimangono ancora alcune questioni da sistemare e alcuni nodi da sciogliere, come a Landriano e Dorno, ma siamo sulla buona strada sperando di portare il centrodestra unito a confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni – dicono Jacopo Vignati, Claudio Mangiarotti e Antonello Galiani, rispettivamente referenti provinciali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia che si sono incontrati, insieme a Daniele Maggi di Noi Moderati e Francesco Mantovani di Pavia Prima martedì sera per fare il punto della situazione –. Il percorso è quello giusto e veniamo da anni in cui Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, insieme alle componenti civiche di centrodestra, hanno dimostrato compattezza e competenza nei comuni dove abbiamo amministrato. Ci incontreremo di nuovo perché c’è ancora tanto lavoro da fare. Soprattutto per Pavia e Stradella, vogliamo dedicare a queste città appuntamenti mirati e approfonditi per offrire ai cittadini la miglior proposta amministrativa possibile per i prossimi cinque anni».

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