Intascava l’assegno sociale della suocera morta, denunciata con altre 16 persone in provincia di Pavia

foto da Quotidiani locali

PAVIA. Su 500 stranieri percettori degli assegni sociali controllati per presunte irregolarità dal nucleo operativo dei carabinieri dell’Ispettorato del lavoro e il nucleo investigativo del comando provinciale di Pavia, 17 non ne avevano più diritto e sono stati denunciati. Tra loro una donna, residente in Oltrepo che, dopo la morte della suocera, ha continuato a ritirare l’assegno (l’ex pensione sociale) della donna fino alla scadenza della carta associata al conto postale non è scaduta. Sequestrati 569mila euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Pavia, sono state avviate nel maggio 2022: i militari hanno esaminato circa 500 posizioni di persone straniere che beneficiavano dell’assegno sociale dell’Inps, destinata a cittadini italiani e stranieri residenti in Italia da più di 10 anni con redditi inferiori a 6mila cinquecento euro annui. Si tratta di assegni di circa 503 euro su 13 mensilità che vengono assegnati a persone con redditi molto bassi che abbiano almeno 67 anni. Si tratta della vecchia pensione sociale, non è reversibile ai familiari nel caso in cui il beneficiario muoia e viene sospeso se si soggiorna all’estero per più di 29 giorni.

Rilevate diverse anomalie: irreperibilità, mancata scelta del medico di base, mancata vaccinazione in pandemia, ecc. I militari dell'Arma hanno effettuato accertamenti utilizzando i canali di cooperazione internazionale di Interpol, per la localizzazione all’estero di alcuni percettori esaminati: sono state scoperte così persone che, pir continuando a percepire l’assegno, non vivenao più in Italia. In altri casi i percettori dell'assegno erano morti, ma i parenti continuavano a prelevare le somme accreditate ogni mese dall’Inps.

Denunciati 2 russi, un sudafricano, 6 albanesi, un indiano, 4 ucraini, un peruviano, un uruguaiano e un rumeno, sequestro preventivo di 569.932 euro.