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Belgrado, scienziati e imprenditori in platea per la vetrina in autunno a Trieste di Big Science Business Forum 2024

Belgrado, scienziati e imprenditori in platea per la vetrina in autunno a Trieste di Big Science Business Forum 2024

foto da Quotidiani locali

BELGRADO Un tour de force per presentare nei cuori pulsanti della scienza e dell’economia europea quello che si prospetta essere un fiore all’occhiello per il Friuli Venezia Giulia.

E i Balcani non potevano essere certo dimenticati, anzi. Così il tour che prepara la strada al Big Science Business Forum 2024, in programma a Trieste a inizio ottobre, ha fatto tappa ieri sera a Belgrado, capitale di quella Serbia che sta puntando anche su scienza e nuove tecnologie per lo sviluppo del Paese.

Posto giusto Belgrado, dunque, per la prima tappa a Est del roadshow pensato per presentare il Bsbf 2024 e le sue prospettive e opportunità in particolare nell’Europa centro-orientale, da Bratislava a Varsavia fino a Budapest e Praga, il tutto con il sostegno dell’Ince (ma altri simili eventi si sono tenuti nei mesi scorsi anche al Cern, al Big Science forum di Lund, in Svezia e alla European Space Agency).

«L’apertura di Bsbf verso questa importante parte d’Europa», quei Balcani di cui Trieste è da sempre la porta privilegiata, «è stata una delle nostre priorità, quando abbiamo presentato la candidatura nazionale per ospitare il Forum», ha così spiegato l’assessore alla Ricerca del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, nella sede dell’ambasciata italiana, padrone di casa l’ambasciatore Luca Gori. Il parterre, affollato da un centinaio di ospiti, tra rappresentanti istituzionali, di imprese e del mondo della scienza, tra cui i direttori di due centri di eccellenza in Serbia, Vladimir Crnojević (Biosense Institute) e Milan Randjelović (Parco tecnologico di Nis).

«Le sinergie che germoglieranno da questo ciclo di incontri consentiranno al mondo imprenditoriale e scientifico dell’Europa centro-orientale di poter beneficiare appieno delle opportunità di crescita economica e di sviluppo tecnologico offerte dal Big Science European Market», ha aggiunto Rosolen, che ha aperto i lavori del meeting di Belgrado, seguita dal Segretario generale dell’Ince Roberto Antonione, mentre il direttore di Bsbf 2024, Paolo Acunzo, ha da parte sua presentato una relazione sull’evento in agenda a Trieste in autunno.

E di «grandissimo successo» parla a margine proprio Antonione, ponendo l'accento in particolare sui «più di cento partecipanti a questo primo tappa del roadshow, con un panel di scienziati e di imprenditori serbi, che hanno commentato con estremo favore la proposta di poter utilizzare l’evento anche per rafforzare i legami tra Italia e Serbia». E il Forum in autunno sarà «una grande occasione per il Fvg», prevede.

L’appuntamento a Trieste

Trieste, è stato ricordato, ha raccolto il testimone del Bsbf da Granada, città spagnola che aveva ospitato il forum nel 2022, preceduta nel 2018 da Copenaghen.

Il capoluogo giuliano mira a superare i numeri di Granada, dove furono più di mille i partecipanti e 500 le organizzazioni accreditate, in rappresentanza di trenta Paesi.

Dalle dimensioni e dall’importanza dell’evento consegue la scelta di puntare sui magazzini 26, 27 e 28 del Porto Vecchio, che dall’1 al 4 ottobre saranno terreno di scambio tra mondo della scienza e dell’innovazione e quello dell’economia.

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