World News in Italian

Confini di nuovo aperti entro l’inizio dell’estate: il pressing della Croazia per il ritorno dell’area Schengen

ZAGABRIA «L'Italia ha rinnovato i controlli sul confine con la Slovenia dopo l'attacco terrorista di Hamas in Israele, nel contesto di un'affluenza di migranti più elevata sulla rotta. Noi ci auguriamo che questa decisione sia temporanea». Il primo ministro croato Andrej Plenković - che già aveva proposto il tema direttamente a Giorgia Meloni, quando la premier era volata a Zagabria lo scorso novembre - si è espresso così ieri mattina, aprendo a Zagabria la sesta riunione del Comitato di coordinamento dei ministri Italia-Croazia per partecipare alla quale è arrivato il capo della diplomazia italiana Antonio Tajani.

[[ge:gnn:ilpiccolo:14105426]]

L’importanza del turismo

Conscio del fatto che il turismo rappresenta oltre un quinto del Pil croato, Plenković – pur concedendo che «i controlli sono molto leggeri anche sul confine tra Croazia e Slovenia» – ha auspicato che «prima dell'inizio della stagione estiva si torni a un flusso libero delle persone». Per arrivarci, ha detto, servono «buoni e intensi contatti di polizia e servizi» e «mutua fiducia» tra Roma e Zagabria.

[[ge:gnn:ilpiccolo:13937689]]

E la mutua fiducia non manca tra i due Paesi, perlomeno stando alle dichiarazioni di ieri che celebrano dei rapporti bilaterali «eccellenti» tra Italia e Croazia. Se sul nodo dei controlli alle frontiere Tajani non ha rilasciato dichiarazioni (a Trieste un paio di settimane fa il ministro degli Esteri aveva detto che «la sospensione di Schengen c’è finché ci sono motivi di sicurezza» e «i rischi ci sono ancora»), su tanti altri temi i due Paesi si pongono sulla stessa lunghezza d’onda. «Su tutte le grandi questioni di politica internazionale ci troviamo in perfetto accordo», ha riassunto Tajani, mentre Plenković ha annotato che «con questo governo abbiamo innalzato il livello dei rapporti in termini di dialogo politico e abbiamo raggiunto livello superiore».

[[ge:gnn:ilpiccolo:13796164]]

Sintonia su altri temi

C’è sintonia ad esempio sul futuro europeo dei Balcani occidentali. «Vogliamo accelerare i tempi dell’adesione», ha affermato Tajani, «non dobbiamo permettere che la Russia e i Paesi asiatici intervengano nell’area» (Tajani sarà peraltro a Sarajevo lunedì prossimo, in vista della possibile apertura dei negoziati d’adesione per la Bosnia-Erzegovina). Dello stesso avviso il suo omologo croato Gordan Grlić Radman: «Non dobbiamo trascurare i Balcani occidentali: un vicinato sicuro e stabile è nel nostro interesse». Italia e Croazia sono allineate anche sul sostegno a Kyiv, pur con il distinguo di Tajani rispetto alla proposta del presidente francese di inviare truppe europee in Ucraina.

[[ge:gnn:ilpiccolo:13854998]]

Cooperazione economica

Ma tra Roma e Zagabria non c’è solo un’ottima intesa politica. A livello economico «l’Italia è diventata il primo partner commerciale della Croazia nel 2022 e lo è rimasta anche nei primi undici mesi del 2023, in cui si è registrato un interscambio di 7,86 miliardi di euro», ha affermato Grlić Radman. La cooperazione esiste in molti settori: un fatto che si riflette nella lunga dichiarazione congiunta firmata a fine riunione, e che in undici pagine dettaglia gli impegni presi ieri dai due governi. Oltre ai due capi della diplomazia, infatti, al Comitato di coordinamento hanno partecipato anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e il suo omologo croato Damir Habijan; nonché i rappresentanti dei ministeri dell'Interno, della Cultura, delle Infrastrutture e dell’Agricoltura dei due Paesi (e c’era anche il vicepresidente del Parlamento croato e rappresentante della minoranza italiana in Croazia Furio Radin).

I fronti comuni

Dall’agricoltura alla pesca, dall’energia alla cultura passando per la lotta alla criminalità, i governi italiano e croato si sono impegnati su molti fronti. C’è ad esempio il rinnovato impegno a rafforzare i collegamenti marittimi tra i due Paesi, la volontà di «sviluppare il pieno potenziale della cooperazione bilaterale nel campo culturale», la decisione di «rafforzare la cooperazione strategica e operativa con l'obiettivo di garantire una lotta più efficace alla criminalità transfrontaliera» (con particolare riferimento all’immigrazione). Entro il 2024, infine, sarà organizzata in Croazia la seconda edizione del Business forum bilaterale, «a dimostrazione di questa grande collaborazione» tra i due Paesi che vale «quasi 8 miliardi: non è cifra di poco conto», ha detto Tajani: e «credo che anche dal punto di vista dell'interscambio si possa fare molto di più», ha aggiunto.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Читайте на 123ru.net