World News in Italian

Armato di pistola, tenta una rapina nella sala slot: il colpo non riesce, preso

Armato di pistola, tenta una rapina nella sala slot: il colpo non riesce, preso

foto da Quotidiani locali

SACILE. Al termine di un’indagine condotta dai carabinieri di Sacile, i colleghi della Stazione di Mercato San Severino (Salerno) hanno eseguito la misura cautelare dell’obbligo di presentazione (emessa dal gip Francesca Ballore del Tribunale di Pordenone) nei confronti del 50enne A.M., ritenuto responsabile di tentata rapina, nella serata del 25 gennaio scorso, alla sala slot “Las Vegas Gold” di San Giovanni del Tempio di Sacile.

In particolare, quella sera i carabinieri erano stati chiamati dal personale della sala slot: un uomo sui 50 anni, dopo essere entrato e aver consumato un caffè, aveva passato una busta di plastica alla dipendente di nazionalità cinese e le aveva intimato di metterci i soldi dentro.

Nel fare ciò aveva aperto la giacca e mostrato una pistola nera. In quel frangente, tuttavia, era giunto sul posto un altro dipendente della sala slot, alla vista del quale l’uomo aveva desistito, riprendendosi la busta di plastica che poco prima aveva porto alla dipendente. A quest’ultima aveva intimato di non dire a nessuno quello che era successo.

L’indagine avviata dall’aliquota operativa di Sacile, con l’ascolto di testimoni, visioni di telecamere ed esecuzione di perquisizioni, ha consentito di ricostruire e identificare l’autore del reato.

In particolare, è stato accertato che l’uomo, che risulta essere appassionato frequentatore di sale gioco, il lunedì prima si era intrattenuto all’interno della “Las Vegas Gold” per diverso tempo, senza giocare, osservando il sistema di video sorveglianza dell’attività d’intrattenimento e le abitudini dei dipendenti. Era poi tornato nella serata il giovedì per mettere a segno la rapina.

Gli elementi raccolti dai carabinieri hanno consentito al sostituto procuratore della Repubblica di Pordenone, Andrea Del Missier, di richiedere al gip il provvedimento restrittivo, che è stato emesso il 16 febbraio scorso.

In seguito alla tentata rapina, A. M. non ha più fatto rientro a Colle Umberto e ha fatto perdere le proprie tracce, ma sono bastati pochi giorni agli investigatovi di Sacile per scoprire che si era rifugiato nell’abitazione dei genitori a Mercato San Severino.

Con la collaborazione della Stazione del posto, quindi, è stata eseguita la misura. Durante la perquisizione è stata sequestrata una riproduzione di un’arma semiautomatica di un modello simile alla Beretta 92 senza tappo rosso.

Da mercoledì 28 febbraio A. M. dovrà recarsi ogni giorno alla Stazione dei carabinieri di Mercato San Severino.

Читайте на 123ru.net