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Samardzic, la stagione dell’Udinese complicata dal no del padre

Samardzic, la stagione dell’Udinese complicata dal no del padre

foto da Quotidiani locali

UDINE. Da Salerno alla Salernitana. Dal gol di Lazar Samardzic nel cuore dell’estate, pochi giorni dopo la cessione all’Inter fatta saltare da papà Mladen, allo scontro diretto di sabato, nel girone di ritorno, con l’Udinese ancora invischiata nella lotta per non retrocedere per colpa anche dalla scarsa capacità di incidere del nazionale serbo, valutato una trentina di milioni e con tre reti realizzate in 1583 minuti di campionato, un bottino che, tra l’altro, ha portato solo un punto, proprio quello strappato all’Arechi di Salerno dove finì sull’1-1. Le altre sono realizzate in due partite perse, con Napoli e Milan.

INCIDENZA

Ha pesato più Mladen Samardzic di Lazar, finora. La mossa di non voler accettare il trasferimento a Milano per giocare la Champions con l’Inter è stata deleteria per il destino dell’Udinese che in fretta e furia ha dovuto cedere Beto in Premier, all’Everton, per ricavare quei 30 milioni che sono venuti a mancare una volta saltato l’affare con i nerazzurri.

Inutile scendere nei dettagli, di sicuro i Samardzic – intesi come famiglia – non sono riusciti a ottenere, a livello di commissioni, i soldi che pensavano di incassare lasciando l’Udinese, club che aveva accolto Lazar nell’estate del 2021, quando il giocatore lasciò a sorpresa il Lipsia – club nell’orbita Red Bull, non certo con le pezze sul sedere – con lo status di promessa di livello internazionale.

Un’operazione a sorpresa, un’operazione da soli 3 milioni di euro, stando ai recap del portale specializzato Transfermarkt. Comunque una cifra molto bassa rispetto ai 30 milioni che Gino Pozzo ha scritto sul cartellino del prezzo, una valutazione accettata dall’Inter dell’ad Beppe Marotta che nel “pacchetto” aveva voluto includere anche il cartellino in un giocatore proveniente dal vivaio nerazzurro, quel Giovanni Fabbian che, reduce da una stagione in B con la Reggina, a metà agosto raggiunse Udine in attesa del via libera.

Un segnale che non arrivò mai, visto che Samardizic rifiutò la destinazione su indicazione di papà Mladen. Così la mezzala classe 2003 finì con la stessa formula a Bologna: 4 milioni con recompra nelle mani dell’Inter già fissata a 12 per l’estate del 2025.

NUMERI

Quei 4 milioni facevano parte dell’affare sull’asse Udine-Milano per Samardzic, affare saltato e che avrebbe dovuto concretizzarsi – perché c’era già l’accordo – sulla base di un prestito oneroso di 4 milioni, un riscatto obbligatorio nel 2024 a 16, più i 4 di Fabbian (con la possibilità di aggiungerne altri 8 con la recompra due anni dopo).

E Gino Pozzo aveva visto giusto. Ora il prodotto del vivaio interista sta spopolando a Bologna, gioca molto in una squadra da Champions e segna pure, tanto che si parla di un futuro nel giro della Nazionale.

Samardizic, invece, vivacchia a Udine. Lazar. Mladen continua a pensare al mercato e alle commissioni, ascoltando una volta la Juventus, l’altra il Napoli. Venghino siori, venghino!

Almeno fino a quando il ragazzo continuerà a interessare in prospettiva. In maglia bianconera finora non è stato capace di fare la mezzala – gambe e fase difensiva non sono di livello top – di qualità.

Le “voci critiche” non mancano: solo il 48% di contrasti vinti, 249 palloni persi, percentuale realizzativa del 13%. —
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