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E’ morto il campione di bocce Renzo Zambon, un mese fa era stato colpito da aneurisma

E’ morto il campione di bocce Renzo Zambon, un mese fa era stato colpito da aneurisma

foto da Quotidiani locali

Morto un mese dopo essere stato colpito da aneurisma il campione delle bocce Renzo Zambon. Aveva 71 anni ed è mancato nella sua casa di Medea, nel goriziano, domenica dopo il malore che lo colse in allenamento al bocciodromo di Fossalta di Portogruaro.

Era infatti tesserato per la Granata Portogruaro, formazione di serie A2. I riti di addio nella località in cui ha vissuto fino al 2023, a San Fior di Sopra (Treviso).

Rosario domani, 29 febbraio, alle 19.30, funerali il 1 marzo alle 15. Lascia 3 figli.

Dopo una lunga carriera boccistica ad alti livelli, iniziata giovanissimo con la bocciofila Tre Corone di Conegliano dove i suoi genitori gestivano il bar e i campi di bocce, quattro anni fa è approdato alla Granata-Portogruaro spinto dai legami di amicizia con molti dei giocatori di tale squadra.

Nel corso della sua carriera sportiva ha vinto tutte le più importanti gare nazionali del nord-est e si è concesso il lusso di vincere anche importanti tornei, come quello della Città di Asti, nella zona piemontese dove lo sport delle bocce è particolarmente quotato e sforna costantemente campioni mondiali di questa disciplina.

Ha militato nelle più forti società venete tra cui Noventa, Pontese, Mugnai, Pederobba, Saranese e anche con la friulana San Daniele in quanto era un giocatore molto ricercato per le sue qualità e capacità. Da quattro anni alla Granata-Portogruaro ha contribuito in modo sostanziale alla vittoria del campionato di serie B del 2022/23 e a riportare questa Società alle bocce di alto livello di serie A2 a cui purtroppo non è riuscito a partecipare perché proprio la settimana prima dell’inizio del campionato è stato colpito da un aneurisma.

Il fatto è successo la sera del 24 gennaio scorso presso il bocciodromo di Fossalta di Portogruaro subito dopo la conclusione dell’allenamento. Renzo Zambon si è sentito male di fronte ai suoi compagni di squadra e immediatamente soccorso dal 118 è stato trasferito la sera stessa all’ospedale dell’Angelo a Mestre e sottoposto a due delicati interventi che gli avevano momentaneamente salvato la vita.

Uscito dalla terapia intensiva, era stato dimesso venerdì 23 febbraio e rientrato presso la sua abitazione di Medea dove viveva con la sua compagna Bettina e dove nel pomeriggio della domenica si è sentito male per sopraggiunte complicazioni ed è deceduto nonostante l’intervento del 118. Renzo lascia i tre figli Angela, Anna e Alberto e le sorelle Sonia e Nadia.

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