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Ancora emergenza passaporti a Mantova: protestano le agenzie di viaggio

Ancora emergenza passaporti a Mantova: protestano le agenzie di viaggio

Resta sotto accusa l’agenda online per fissare gli appuntamenti. Rebecchi: in due anni perdite enormi per il settore

In due anni i conti in tasca arrivano a 167mila viaggi internazionali in meno per un giro d’affari di 300mila euro: a farseli sono le associazioni italiane del turismo organizzato tra cui Assoviaggi guidata dal mantovano Gianni Rebecchi, presidente provinciale e regionale di Confesercenti. Il problema è sempre lo stesso: «Il nodo dei tempi di rilascio o rinnovo dei passaporti, a due anni dall’uscita dell’emergenza Covid, rimane scandalosamente inaccettabile». Il fatto è che siamo nel periodo di inizio prenotazioni per le vacanze estive, e che la domanda a Mantova, come altrove, è alta «ma se si va avanti così rischiamo un’altra annata di perdite».

L’incontro con il ministro

Il turismo organizzato torna a chiedere ancora una volta al governo di intervenire per tutelare il diritto degli italiani a spostarsi e per difendere gli imprenditori del comparto che continuano a perdere fatturato. È quanto i presidenti delle principali associazioni del settore hanno ripetuto martedì 28 febbraio durante un incontro con il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, che ha fatto seguito a una lettera di sollecito in cui facevano presente che «gli italiani - racconta Gianni Rebecchi - sono costretti a giocare quotidianamente con la lotteria degli appuntamenti per ottenere il passaporto. In questo caso non si vince niente, ma perdiamo come sistema Paese». Se da una parte l’aggiunta di uno sportello ai due già presenti nel nuovo ufficio passaporti della questura, ha consentito di aumentare le richieste prese in carico, dall’altra però l’imbuto resta ed è a monte: l’agenda digitale di prenotazione che fa capo allo stesso ministero.

«Già a gennaio dello scorso anno - fa ancora presente Rebecchi - avevamo sollevato il problema e a distanza di due anni non è possibile che si sia ancora in queste condizioni quando in Spagna, Germania, Austria e Francia non esiste una cosa simile. Oltre a violare il diritto dei cittadini alla mobilità sancito dalla stessa Costituzione questa inefficienza della pubblica amministrazione sta aggiungendo danni economici a un settore già uscito malconcio da due annui di dieta Covid». Secondo una stima effettuata a livello nazionale, i tempi lunghi o lunghissimi per ottenere o rinnovare un passaporto hanno mandato in fumo nel biennio 2022-2023 167mila viaggi internazionali per un giro d’affari di 300 milioni di euro.

Quando c’è urgenza?

Lo scorso anno una circolare aveva stabilito che motivi di studio, lavoro e turismo dovessero essere considerati criteri d’urgenza per gli appuntamenti. «Il problema - prosegue Rebecchi - è che spesso la clausola turismo non viene presa in considerazione e chiediamo che venga applicata da tutte le questure, tenendo conto che spesso si tratta di rinnovi imposti dal fatto che il 95% dei Paesi chiede al turista un passaporto valido per almeno sei mesi».

La soluzione Polis

Anche la soluzione Polis, che dovrebbe partire la prossima settimana, con i passaporti rilasciati dagli uffici postali, riguarda solo i Comuni con meno di 15mila abitanti e per le associazioni «rischia di essere un’ulteriore comunicazione priva di efficacia». La speranza è che almeno per il Mantovano aiuti ad alleggerire il carico che grava sugli uffici della questura.

Prenotazioni in stand-by

Intanto agenzie e tour operator sono entrate nella fase classica di prenotazioni per le prossime vacanze estive: «E le richieste anche nel Mantovano sono davvero tante per Usa, Asia, Sud America, Oceano Indiano, Giappone, ma senza appuntamento per il passaporto nessuno osa prenotare con il rischio di dover poi annullare e perdere l’acconto. Puntavamo almeno quest’anno di rientrare ai livelli pre-Covid ed è paradossale metterci due anni per risolvere un problema che negli altri Paesi europei non esiste».

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