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Perde il controllo nel carcere a Gorizia e aggredisce due guardie

Perde il controllo nel carcere a Gorizia e aggredisce due guardie

Prognosi di 3 e 5 giorni per gli agenti penitenziari. Penna (UilPa): «Organici insufficienti. Turni massacranti. Si intervenga subito»

GORIZIA Erano le 17 di giovedì. Due agenti della Polizia penitenziaria (un sovrintendente e un assistente) sono stati aggrediti, nella casa circondariale di via Barzellini, da un detenuto magrebino che stava dando in escandescenze. Rispettivamente di tre e cinque giorni la prognosi con un terzo agente che, fortunatamente, non ha rimediato lesioni nel tafferuglio.

La denuncia

A denunciarlo il segretario regionale della UilPa, Alessandro Penna. Il tutto è avvenuto mentre le tre guardie stavano portando l’uomo nella sua camera detentiva, sita al pianoterra. A complicare la situazione il fatto che, nello scendere le scale, i detenuti di quel piano si sono scagliati contro il cancello della sezione e solo la bravura e tempestività di un agente ha ostruito il tentativo di passaggio dei carcerati verso l’uscita.

Una volta entrato nella sua cella, il magrebino ha continuato nella sua azione sopra le righe «autolesionandosi - racconta Penna - e distruggendo la sua camera detentiva».

Problemi di organico

Non è la prima volta che l’uomo mette in mostra simili comportamenti, tant’è che a suo carico ci sono diverse sanzioni disciplinari. Preoccupato il sindacato che chiede un salto di qualità in tema di forza-lavoro. «Su un organico di 42 unità in servizio alla Polizia penitenziaria a Gorizia, 3 stanno partecipando al corso per passaggio di ruolo, 4 sono distaccati per vari motivi, 2 sono assenti per lungo periodo. Inoltre, sono stati aggiunti altri posti di servizio. In pratica risulta in forza quasi un quarto del personale rispetto alla pianta organica. Questa è la situazione che abbiamo illustrato al prefetto Raffaele Ricciardi. Una crisi di organico, continua, per la quale chiediamo di intervenire subito».

Ulteriori criticità

Non solo. La Uil evidenzia anche come il distacco di 5 agenti da Padova a Gorizia, con decreto approvato il 21 giugno scorso in quanto temporaneo (per due mesi), «non risolve le criticità dell’istituto isontino, ragion per cui chiediamo al prefetto di agire mediante l’assegnazione di un numero adeguato di agenti in pianta organica, esortando la definizione di provvedimenti al fine di garantire i livelli minimi di sicurezza».

Secondo il segretario Penna, «l’aggressione avvenuta nella circondariale di Gorizia, dimostra come servire la cittadinanza, la Costituzione, la legge, oggi richieda un prezzo talvolta sempre crescente agli uomini e donne che vestono il basco azzurro».

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