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Valutazioni sulla scorta alla sindaca di Monfalcone Anna Cisint dopo le minacce ricevute dall’estero

MONFALCONE «Si sta valutando per una eventuale scorta alla sindaca di Monfalcone». Lo ha detto il questore di Gorizia Luigi Di Ruscio dopo le minacce di morte ricevute dal sindaco di Monfalcone, Anna Cisint ,attraverso i social e non solo, come la prima cittadina ha spiegato nella mattinata in una conferenza stampa. Sull’argomento c’è stato un incontro tra Questura e Prefettura di Gorizia per predisporre le misure più idonee per ragioni di sicurezza nei confronti del primo cittadino. Gli investigatori stanno anche cercando di risalire agli autori delle minacce impegnando la Polizia postale.

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Valutazione in corso

«Sulle misure di protezione, come l’eventuale scorta, sono in corso valutazioni, sulle quali non intendiamo fornire ulteriori dettagli», ha dichiarato invece all’Ansa il prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi. «Con la Questura e la stessa sindaca c’è stato un incontro riservato (mercoledì pomeriggio) – ha aggiunto – adesso stiamo predisponendo le misure più idonee che, proprio per ragioni di sicurezza, non saranno rese note».

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Minacce credibili

Il sindaco da parte sua ha affermato pure di non poter parlare sul tema, dichiarando invece con forza di non voler «arretrare di un millimetro». Al suo fianco il vicesindaco e già colonnello dei Carabinieri Antonio Garritani, Cisint ha in ogni caso rilevato come le forze dell’ordine abbiano «confermato la credibilità delle minacce ricevute, in particolare attraverso social e siti in lingua inglese».

Frutto, in sostanza, secondo il sindaco, della lettura distorta effettuata da alcuni mezzi di informazione stranieri delle decisioni assunte dal Comune rispetto all’utilizzo dei due centri culturali islamici di via Duca d’Aosta e via Don Fanin.

«Ci sarebbe da chiedersi il perché di tanta attenzione verso il sindaco di un piccolo Comune – ha aggiunto –. Forse perché abbiamo scoperchiato degli interessi economici?». Non ancora giunte attestazioni da parte di esponenti del centrosinistra e della comunità islamica, Cisint ha sottolineato di non farsene nulla o poco della solidarietà. «Preferirei un’assunzione di responsabilità da parte di chi ha alimentato questa campagna d’odio – ha detto –. Dovrebbe chiedere scusa quanti hanno detto delle falsità, perché questa amministrazione non ha mai proibito di pregare a nessuno».

Solidarietà

Nel corso della giornata le espressioni di solidarietà sono in ogni caso arrivate da parte dei consiglieri regionali del Pd Diego Moretti e del Patto per l’Autonomia Enrico Bullian, che hanno condannato con fermezza le minacce al sindaco di Monfalcone, cui però in sostanza viene chiesto di “abbassare i toni”. Solidarietà senza condizioni dalla consigliere regionale del M5s Rosaria Capozzi e sostegno da tutto il centrodestra, a livello regionale e locale.

«Mi dispiace tanto per queste minacce che non appartengono alla nostra cultura – ha affermato invece il presidente onorario del centro culturale di via Duca d’Aosta Bou Konate –. Esprimiamo la massima solidarietà, ma Cisint non cerchi colpevoli di questo clima esasperato: se siamo arrivati a queste azioni scellerate, che condanniamo nella maniera più assoluta, è soltanto per la tensione che, con le sue affermazioni e i suoi atti amministrativi, ha contribuito a creare».

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